ORGOGLIO ROSSOBLU

ORGOGLIO ROSSOBLU:

GianPiero Gasperini gode. Ancora.
2ª vittoria su altrettanti scontri da ex al Ferraris, dopo quella più clamorosa della scorsa stagione contro un Grifone allo sbando (0-5).

Ieri sera, però, a detta di mister Ballardini il Genoa non avrebbe meritato di perdere e c’è da dire che sul gol dell’1-1 firmato da Ilicic c’era stato un fallo su Zukanovic proprio ad inizio azione, VAR o meno.

Il Grifone era partito col piede giusto, trovando il gol del vantaggio dopo 4′ grazie ad un buon destro di Bertolacci.

Purtroppo sul finale di 1º tempo è arrivato il pareggio bergamasco e di lì in poi le cose si sono complicate.

Ad inizio ripresa, ancora sul risultato di 1-1, Goran Pandev si è divorato una palla gol clamorosa solo davanti a Berisha; gol sbagliato gol subito, diceva un tale:

3′ dopo l’assurdo errore del macedone è arrivato l’1-2, con l’ex Masiello che su una punizione di Ilicic ha castigato i rossoblu.

Ecco la chiave della partita: le palle inattive; negli ultimi 16 metri, su calci di punizione e angoli,

Davide Ballardini ha optato per una marcatura a zona contro una squadra fisica come l’Atalanta, senza contare dei possibili errori di posizionamento della retroguardia rossoblu, cosa poi avvenuta sul gol del vantaggio orobico.
Un altro errore dell’allenatore ravennate è stato quello di sostituire tardivamente uno scarico Rigoni

e un Pandev non proprio in giornata, ma è anche vero che, vista la poca disponibilità in panchina, era difficile trovare qualche giocatore migliore.
Tuttavia la situazione più scandalosa di ieri sera riguarda la condizione fisica delle due squadre:

l’Atalanta ha infatti giocato giovedì scorso in Europa League contro il Lione per il primato nel girone, ma, nonostante questo, gli 11 schierati da Gasperini sono comunque arrivati prima su quasi tutti i palloni.
Sugli scudi, invece, sono apparsi Perin e Bertolacci:

il primo ha salvato più volte il risultato, ritrovandosi incolpevole per quanto riguarda i due gol subiti; per il secondo la cura Ballardini sembra stia funzionando al meglio.

Il centrocampista rossoblu è infatti tornato a dettare i tempi di gioco e si è rivisto anche in zona gol.

Nel mercato di gennaio, però, il presidente Preziosi potrà sbizzarrirsi in una delle sue rivoluzioni: difatti c’è urgente bisogno di un mediano (si parla di Afriye Acquah del Torino) e di una punta,

nel caso in cui Pepito Rossi non sia al 100% e Lapadula continui a rivelarsi poco incisivo, oltre che in una forma non ottimale.