Torneo di Viareggio: Genoa, a un passo dal sogno
A un passo dal sogno. La cavalcata del Genoa Primavera di Mister Sabatini si è interrotta proprio sul più bello, all’88esimo minuto della finale contro il Bologna. Un gol sporco, sfortunato, maledetto. Un gol che ci ha trascinato ai calci di rigore, una vera e propria lotteria da cui siamo usciti sconfitti.
I Grifoncini che hanno preso parte a questa storica manifestazione ci hanno regalato emozioni vere, sincere, a volte difficili da trovare nel calcio “dei grandi”, in cui interessi economici e televisivi finiscono per soffocare la passione dei tifosi. Alla fine, però, il Torneo di Viareggio va agli emiliani. Non sono bastate le parate di Raccichini, le cavalcate di Piccardo, le reti di capitan Bianchi, l’eurogol in semifinale di Cleonise.
Risultati come questo fanno male, lasciano l’amaro in bocca: 2 minuti in più senza subire gol e saremmo stati campioni del Viareggio per la terza volta nella storia.
Ma forse è questo il nostro destino, il destino di ogni genoano: quello di inseguire all’infinito un sogno. E’ la sintesi perfetta della Genoanità: siamo noi che arriviamo sempre a un passo dalla meta, siamo noi che abbiamo 9 scudetti da più di 90 anni, e che non raggiungeremo mai, probabilmente, la Stella. E’ la nostra stessa essenza, però, che ci fa sentire vivi. Viviamo in una condizione di eterna speranza, un’illusione che ci tiene visceralmente aggrappati a questi colori.
“Sei genoano e vuoi anche vincere?”
disse Pippo Spagnolo, un grande tifoso genoano che purtroppo non c’è più. Questa è la frase più bella che abbia mai letto o sentito sulla nostra Fede rossoblù. E allora grazie Grifoncini, grazie per averci – comunque – regalato un sogno, perché questo sogno lo abbiamo vissuto sulla pelle.
E, scegliendo di essere genoani, lo viviamo ogni giorno.
a cura di: Tommy Imperato
Tutte le fotografie sono state fatte da Tanopress (c)