Restare a casa … con la carne di Capricci!
Care amiche e amici del blog, in questo periodo di emergenza, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte restando a casa.
Negozi e attività hanno chiuso temporaneamente i battenti, consci che, quando questo brutto periodo sarà terminato, bisognerà rimboccarsi le maniche per far tornare a splendere la nostra amata città e il nostro amato Paese.
Molti ristoranti, però, hanno deciso di restare aperti effettuando solo consegne a domicilio, dimostrandosi preziosissimi e al fianco delle istituzioni nel limitare le uscite della cittadinanza anche per beni di prima necessità come, per l’appunto, la spesa per pranzo e cena.
Tra questi Capricci, uno dei miei ristoranti preferiti in assoluto, dove mio padre, mio fratello ed io ceniamo dopo 
aver visto la partita allo stadio. Purtroppo, ad oggi resta un ricordo: i ristoranti sono chiusi per decreto, il campionato è fermo, gli stadi sono vuoti e silenziosi. La cucina di Massimo e Luisa, però, rimane aperta, e ci consegna a domicilio le stesse prelibatezze che ordiniamo comodamente seduti al tavolo di Capricci.
Che dire, la carne di Capricci, al ristorante come a casa propria, rimane una delle migliori di Genova! Personalmente, prima di sapere della possibilità della consegna a domicilio ero disperato all’idea di non poter mangiare la picanha di Capricci (per chi non la conoscesse, è un particolare taglio di carne tipico della cucina brasiliana). E invece, eccola qua! Ho veramente goduto…
Piacevolmente sorpreso dalle polpette di Chianina, che non avevo mai mangiato, mentre mio fratello è andato su un grande classico come le costine di maiale. Per quanto riguarda 
i dolci, la millefoglie e le cassatine rimangono una garanzia.
Una cena deliziosa, consumata ovviamente e rigorosamente a casa, senza rinunciare alla bontà e alla qualità di un ristorante d’eccezione!
Complimenti a Capricci che ha saputo mettersi in gioco reinventandosi a domicilio!
E noi, amici, nel nostro piccolo contribuiamo ad arginare l’emergenza restando a casa e, perché no, ordinando direttamente la cena a domicilio, limitando ulteriormente i nostri spostamenti e accogliendo nelle nostre case gusti e aromi di un ristorante “top quality”!
A cura di: Tommy Imperato
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