Una Maestra, Un’Amica: Patrizia Genovese

Una Maestra, Un’Amica: Patrizia Genovese

Patrizia Genovese 1Una Maestra, Un’Amica: Patrizia Genovese
Carissimi followers, ormai è notte e non ho resistito a scriverVi.
Prima di andare a letto, dopo aver riordinato come tutte le sere  la cucina e aver già cucinato qualcosa di buono per l’indomani,  controllo le email e con grande piacere ho ricevuto l’email di una delle mie “Amiche da grandi”, amica anche di Manu Cavo: Patrizia Genovese, (sempre per non fare nome e cognome …ahahah)-

Patti, come la chiamo io, è innanzitutto la moglie del mio anestesista del cuore il Dottor Giuse Sacchitelli e poi una splendida e preparata Maestra. Scherzavo nominando Giuse per farla arrabbiare, perchè Suo marito è un Dottore veramente unico uno dei miei Dottori del cuore.

Patti è una Maestra, no è il prototipo di Maestra Modello: competente, dolce ma severa quando serve.Patrizia Genovese bimbi

Con la sua scolaresca aveva sposato appena proposto il Progetto ” Prie De Ma” lanciato da Gismondi a favore dell’Associazione L’ARCA Onlus, di cui sono volontaria da 12 anni e che fa capo al Centro di Neonatologia del san artino di Genova che era Diretto dal nostro amato Prof. Sandro Trasino.
Il Progetto era raccogliere pietre colorate a Boccadasse e crearne dei gioielli da vendere coprendo solo i costi e gli utili darli in beneficenza, ma di questo bel racconto Ve ne parlerò un’altra volta.
Inserirò nell’articolo le foto bellissime della scolaresca di Patti a raccogliere le pietre a Boccadasse, bambini esuberanti ma ubbidienti: alla parola della Maestra Patrizia tutti sull’ attenti.
Grazie Patti per aver condiviso questa emozionate esperienza e per le Tue parole che adesso leggiamo.
A te la parola Maestra  Patti:

Dopo 37 anni di carriera, pensavo davvero di averle viste tutte nella scuola Primaria e invece mi sbagliavo! La circostanza è molto triste ( pandemia da covid-19), ma diciamo che non ho avuto neanche il tempo d’intristirmi troppo perché in men che non si dica , sono stata travolta dalla DAD: didattica a distanza.

E che problema c’è, Vi chiederete Voi … il problema è che sono rimasta ingarbugliata nelle maglie della tecnologia, che solitamente non riscuote le mie simpatie e, dato che era per me un’esperienza del tutto nuova, ho dovuto imparare ogni cosa da ZERO! Io poi sono una perfezionista e questo complica tutto.
Comunque mi sono messa a studiare notte e giorno e alla fine, grazie anche all’aiuto di una competente collega e delle mie fantastiche figlie, ho imparato come entrare nelle case dei miei alunni, pur stando seduta nella mia sala da pranzo!
Poi c’è da dire che quest’anno ho una classe quinta e quindi mi sono detta…posso mai abbandonare i miei piccoli studenti? Alla fine dei 5 Anni? Me li sono cresciuti e li accompagnerò all’uscita come si meritano!
E quindi mi sono messa a fare AUDIO per spiegare perché Tarquinio Prisco si chiamava il SUPERBO o perché le Sabine erano state rapite dai Romani e VIDEO per approfondire l’uso del Present Continuous magari cantando la canzone Lemon Tree per fare anche un po’ di musica .
Mi sono scatenata ancora di più quando ho scoperto che alcuni bambini si addormentavano ascoltando la mia voce che spiegava …

Giunta ahimè alla soglia della VIDEOLEZIONE con 23 bambini, ne ho viste delle belle: quello con la faccina assonnata, quello che beve il caffè latte , quello che sparisce un attimo e chiude la telecamera, quella che chatta con il fidanzatino nella chat laterale pensando di non essere vista…..e allora ho pensato: “Qui ci vogliono delle regole”!

E grazie al cielo è comparsa la NETIQUETTE, 10 regole per comportarsi bene durante la videolezione .
Insomma un delirio e molto di più! Ma lo scopo è stato raggiunto e dal punto di vista didattico e del programma non ho perso un colpo!

Missione compiuta … perché è una missione, ma la DAD ve la lascio volentieri…..io i bambini voglio guardarli negli occhi, perché gli occhi dei bambini esprimono un MONDO!

Grazie Patrizia per questo bellissimo stralcio di vita della Tua esperienza e puoi dimostrare che si può superare ogni momento, anche uno  difficile come questo!
Mariangela

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