Danno e beffa: il weekend da incubo delle genovesi
Se Atene piange, Sparta non ride. Samp e Genoa hanno raccolto zero punti da questa ottava giornata di Serie A Tim, perdendo due incontri in modi diversi, ma altrettanto assurdi.
Sponda blucerchiata, a beffare la Samp ci pensa il destino: Augello è squalificato, al suo posto gioca Vasco Regini che infila nella sua porta il gol dell 1-1 nel maldestro tentativo di allontanare il pallone sugli sviluppi di un corner. Da lì la partita si fa in salita per i blucerchiati: Quagliarella, lasciato troppo solo nel 4-5-1 di Ranieri, è impalpabile. Il gol di Orsolini, su cui Regini non è di nuovo esente da colpe, è una mazzata da cui la Samp non si riprende. Almeno un punto gettato alle ortiche e classifica che inizia a preoccupare.
Preoccupa da tempo, invece, la posizione del Genoa nel tabellone. Quello contro l’Udinese era uno scontro diretto quantomeno da non perdere. E invece, puntualmente, è arrivata la sconfitta. La classica sconfitta “da Genoa”, quella che arriva a ridosso delle feste e ti rovina le giornate. Udinese-Genoa è stata una partita dal ritmo di gioco indegno: un tifoso neutrale avrebbe cambiato canale al minuto 15. Il gol di De Paul, di fatto, è l’unica emozione dei primi 93 minuti. Al 94’ ecco che, oltre al danno, si materializza la beffa: il Genoa pareggia, Scamacca – autore del gol – si toglie la maglia e viene ammonito, ma il Var annulla per un fuorigioco di circa 10 cm.
Insomma, tra autoreti e fuorigioco millimetrici, oggi è stato veramente un weekend da dimenticare per le due formazioni genovesi. La terza ligure di Serie A, lo Spezia, pareggia invece contro l’Atalanta e mette in saccoccia un altro punto salvezza. Alla faccia di chi, qualche mese fa, la dava già per spacciata.
A cura di: Tommy Imperato