La tradizione vuole il pesce sulla tavola della Vigilia
Cari amici followers, eccoci arrivati a pochi giorni dalle feste, feste desiderate e che tutti ci auguriamo portino tanta … tanta serenità nelle famiglie.
Quest’anno con le restrizioni, dovremo passare le serate di festa a casa, pensando ad un menù adeguato.
La Vigilia di Natale a tavola è sinonimo di cucina di pesce. La tradizione gastronomica italiana parla chiaro: dall’antipasto al secondo, l’intero menu deve profumare di mare!!
La Vigilia di Natale è considerata un giorno di magro, perciò non si mangia carne, bensì pesce e verdure, e primi piatti leggeri, ecco perché scegliere il pesce per la nostra cena della Vigilia è il modo più adeguato a celebrare questa ricorrenza: avete sfogliato le ricette del nostro Blog?
Se sarete attenti potrete cogliere tanti suggerimenti della nostra Laura Gambardella per la Vostra cena: a partire dalle capesante gratinate, i ravioloni al limone con scampi, sino ad arrivare alle triglie rosticciate al Martini Dry.
Al contrario di ciò che si pensa però, non si tratta di una tradizione religiosa, la rinuncia alla carne nella cena del 24 dicembre è soprattutto usanza popolare.
Nel 1917 il Codex Iuris Canonici prescrisse l’astinenza dalla carne e il digiuno nei giorni della vigilia delle solennità cristiane di Pentecoste, dell’Assunta, di tutti i Santi e del Natale.
Ma nel 1966 Paolo VI stabilì che il digiuno fosse necessario solo il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo, e l’astinenza dalla carne tutti i venerdì dell’anno, ma non più nelle vigilie.
Che curiosità, abbiamo scoperto, cari amici.
Quanti piatti eleganti e leggeri (soprattutto sani) potremo fare con il pesce che dalla Pescheria Fede & Manu, riempie il bancone? Tantissimi!
Prenotate in anticipo il pesce per la Vostra cena, non abbiate timore a chiedere aiuto nella pulizia e preparazione se non siete esperti o non avete il tempo: da Pescheria Fede & Manu sono a Vostra disposizione per ogni richiesta.
Per saperne di più: