Genoa e Samp, turnover fatale in vista del derby
Il Derby della Lanterna non è una partita come le altre: Genoa e Samp, da anni, non competono più per l’Europa, e il doppio scontro diretto diventa occasione per affermare la supremazia cittadina di una compagine a scapito dell’altra.
Quando poi la stracittadina cade all’interno di un turno infrasettimanale, è comprensibile che nel weekend precedente gli allenatori delle genovesi operino qualche modifica all’undici titolare. Ieri è andata esattamente così.
La Sampdoria, contro l’Atalanta, ha lasciato fuori Quagliarella, Candreva e Keita, gli uomini chiave della manovra offensiva blucerchiata. Il Genoa, contro l’Inter, ha fatto rifiatare ben 7 titolari, lanciando dal primo minuto solo Perin, Czyborra, Radovanovic e Strootman. Questi ultimi hanno giocato solo un tempo.
Insomma, le intenzioni dei tecnici erano chiare: se Parigi val bene una messa, il Derby val bene una partita (persa). Soprattutto se di fronte hai Atalanta e Inter, squadre ampiamente favorite e che, forse, avrebbero comunque ottenuto bottino pieno.
Ecco, “forse”.
Le sconfitte “post-turnover”, come sempre, lasciano spazio a numerosi rimpianti: “Ah, se avesse giocato Tizio… Eh, se non avesse tolto Caio…”.
Sia Samp che Genoa hanno tirato poco in porta, orfani dei rispettivi bomber, e l’impressione è che, con le squadre al completo, si sarebbe potuto essere un po’ meno remissivi. O quantomeno limitare i danni: i gol dell’Inter al Genoa, ad esempio, arrivano anche grazie a errori individuali di chi, vuoi per limiti tecnici, vuoi per mancanza di ritmo gara, ha fatto rimpiangere Criscito e Masiello.
Due sconfitte – e qualche malumore dei tifosi – che Ranieri e Ballardini avranno messo sicuramente in preventivo. Certo è che adesso il mister che perderà avrà sul groppone non una, ma due sconfitte.
Fateci sapere cosa ne pensate: è giusto “sacrificare” una partita per arrivare al Derby della Lanterna in condizione ottimale?
A cura di: Tommy Imperato