Tanti Auguri Pandemia!
Cari followers della Mari, ebbene so che vi sembrerà strano eppure siamo veramente arrivati fin qui.
Un anno fa l’ormai ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci intimava di rimanere a casa e fidatevi se vi dico che sul momento non potevo esserne più felice.
Pensate il giorno prima ero a disperarmi sopra degli appunti di Greco e il giorno dopo ero a dormire a casa tranquillamente.
Mi ricordo benissimo le sensazioni che ho provato durante la prima settimana di lockdown, sembrava di essere in una bolla: i genitori a casa, la scuola che non aveva ancora ricominciato …
E poi sono iniziate le gare di cucina! Vi ricordate quando il lievito era introvabile? E quando l’unica pasta che si trovava al supermercato erano le penne lisce? Se ci penso un sorriso mi si stampa in volto nonostante tutto …
Durante il primo lockdown ho cercato di spronarmi e tenermi attiva il più possibile, ho letto, mi sono allenata e ogni sera avevo l’appuntamento fisso con gli amici su Houseparty, insomma non era male la vita in particolare con la prospettiva che tutto sarebbe finito.
Se devo essere sincera quando ripenso a quei momenti non vi ci vedo tristezza ma anzi, la vita di tutti i giorni è un miscuglio caotico di cose da fare che spesso ci distrae da ciò che conta davvero: il contatto umano.
Essere chiusa in casa con mio padre non è stato facile (come penso tutti per voi) ma siamo stati vicini e insieme ci siamo fatti forza per passare il brutto momento.
Certo che il fatto che continuasse a battermi a Cirulla non ha proprio aiutato eh …
Ad un anno di distanza da quei fatti siamo ancora qua e non dobbiamo mollare; credo che tutti possiamo affermare di esserci stancati di questa situazione ma è solo tramite l’aiuto reciproco che ne usciremo.
A cura di: Roberta Macciò alias Berta.