Il lockdown e la Farmacia Ghersi
Cari amici, siamo tutti in una situazione delicata e sicuramente questo periodo rimarrà nella storia.
Sapete, io cerco sempre di vedere il buono nelle cose e nella vita, il famoso “bicchiere mezzo pieno”, quindi mi impegno a regalare qualche momento di serenità e spesso evito di affrontare con voi tematiche più pesanti, perché ormai non si sente parlare d’altro!
L’altro giorno però sono passata dalla mia farmacia di fiducia, la farmacia Ghersi, e il dottor Giacomo mi ha raccontato di come hanno vissuto il lockdown di ormai un anno fa.
Lui racconta e ci ricorda come l’anno scorso siamo stati sommersi da questo grande nemico: nessuno sapeva come comportarsi ed eravamo tutti spaventati.
Forse è stato il primo momento in cui potevamo contare solo su noi stessi e sui nostri affetti più vicini, non ci fidavamo più di nessuno.
Avevamo paura di andare a fare la spesa, di comprare le medicine e appena intravedevamo una persona, cercavamo di allontanarci il più possibile.
E’ strano pensare a come non avevamo più nessun tipo di contatto, eravamo arrivati a non rivolgerci neanche più la parola.
Per una come me, solare, espansiva e chiacchierona, ormai mi conoscete, è stata una dura prova da affrontare.
Cercavamo tutti delle spiegazioni, ma nessuno era in grado di darcele.
Nessuno sapeva niente; eravamo tutti sulla stessa barca, stavamo vivendo una situazione completamente sconosciuta, che era un vero e proprio trauma per tutti, dai giovani gli anziani, nessuno escluso.
Il dottore ci ha raccontato di come in quei mesi i clienti andavano in farmacia a chiedere qualche spiegazione, una risposta alle loro mille domande che li tormentavano.
Tuttora continuano a chiedere delucidazioni; è un continuo sforzo per il cervello, che riceve troppe informazioni sull’argomento, molte volte contraddittorie, in ogni momento della giornata, che porta un individuo a un perenne stato di disagio.
In farmacia infatti hanno cercato in tutti i modi di donare qualche momento di pace e serenità, informandoli correttamente, dando consigli e scambiando due chiacchiere per sciogliere le tensioni.
Abbiamo superato molti momenti difficili negli anni, sicuramente l’essere umano è in grado di superare anche questa “guerra”.
Non demordiamo, rispettiamo le regole per poterne uscire e sorriderci senza mascherine!
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