La pandemia e lo sport
La pandemia mondiale che stiamo vivendo in questo momento ha mandato in rovina molte attività, una tra queste è sicuramente lo sport.
La settimana scorsa ho incontrato Caterina, una mia amica, al bar per prendere un caffè.
Lei gioca a pallavolo a livello agonistico, e parlando in generale delle nostre vite, mi ha raccontato di come ha vissuto quest’anno un po’ diverso nel mondo dello sport.
Durante il lockdown di marzo 2020 lei e la sua squadra non si sono potute allenare.
A settembre hanno ripreso gli allenamenti, ma purtroppo, come ben sappiamo, è durato poco, poiché a metà ottobre il governo ha deciso di interrompere gli allenamenti e le gare delle squadre che non fossero di interesse nazionale.
La pallavolo infatti si divide in molte categorie e la mia amica fa parte dell’under 18, quindi non ha più potuto giocare.
A gennaio 2021 però ha iniziato il suo campionato, naturalmente con delle precauzioni per evitare la diffusione del virus.
“Ovviamente non è più come una volta” mi ha detto subito, infatti all’inizio di ogni gara vengono ritirate le autocertificazioni, le ragazze devono andare scaglionate negli spogliatoi, si devono sanificare le mani ad ogni cambio campo e prima di iniziare la partita vengono sanificati anche tutti i palloni.
Caterina mi ha raccontato la grande emozione che ha provato dopo mesi in cui non ha potuto giocare.
Certo non potersi abbracciare per esultare, stare tutta la squadra insieme prima e dopo la partita è sicuramente diverso, ma è convinta che valga la pena perdere questi piccoli momenti di unione pur di poter scendere in campo.
Spesso capita che le partite vengano annullate per presunti casi di Covid, per tutelare la continuazione del campionato, quindi si ritrovano più volte ad affrontare delle difficoltà, ma la voglia di scendere in campo non diminuisce mai, anzi!
Per gli sportivi, come per molti altri, è stato sicuramente un anno complicato, ma non hanno mai smesso di sognare e sperare di tornare a giocare come una volta, ed è quello che dobbiamo fare tutti: non perdere mai la speranza!!!
A cura di: Fiu Cartasegna