Genoa e Samp, doppio tonfo contro squadre più forti
Fabio Quagliarella avrebbe voluto festeggiare in modo diverso il suo nuovo record.
Il bomber campano, che ieri è diventato il 17° per numero di presenze in Serie A (495), non è andato a segno contro il Napoli.
Per certi versi una stranezza, visto e considerato il vizietto di Quagliarella di segnare alle sue ex squadre.
Invece la Samp ha perso 2-0, senza violare la porta difesa da Ospina.
Non ha trovato maggiori fortune il Genoa, contro un avversario altrettanto proibitivo come la Juventus.
A lasciare perplessi i tifosi rossoblu, in particolare, le prestazioni dei singoli: Rovella, chiamato a sostituire Strootman, ha dimostrato di non essere ancora un giocatore ‘da Juve’ (i bianconeri lo hanno acquistato e lasciato in prestito al Grifone).
Radovanovic ha disputato una brutta prova, forse la prima dopo un periodo estremamente positivo. Del resto, lo si è già detto, l’avversario era forte e, semplicemente, i valori in campo si sono visti.
L’unica ligure a brillare è lo Spezia, che vince in rimonta contro il Crotone.
Una partita giocata stranamente male dagli aquilotti, che però strappano nei minuti di recupero una insperata vittoria e condannano, di fatto, il Crotone alla retrocessione in Serie B.
E a proposito di retrocessioni, lo scenario che si delinea per le squadre della nostra regione, nonostante le sconfitte di Genoa e Samp, può far dormire sonni abbastanza tranquilli a Ballardini, Ranieri e Italiano: a 8 giornate dalla fine, 14 sono i punti che separano la Samp dal Cagliari terzultimo, mentre Genoa e Spezia hanno 10 lunghezze di vantaggio.
Tutto è possibile nel calcio, la matematica assolutamente non c’è. Ma è il caso di dire che la salvezza sia esclusivamente nelle mani delle liguri.
A cura di: Tommy Imperato