Italia: più veloce del vento, più vicino al cielo
Marcell Jacobs, Gianmarco Tamberi, siete medaglia d’oro a Tokyo 2020. Sorpresa, orgoglio e gioia incontenibile per due atleti azzurri che ieri, dall’altra parte del mondo, hanno portato l’Italia sul gradino più alto del podio olimpico.
Nel modo, forse, più inaspettato.
Già, perché pochi avrebbero scommesso su ‘Gimbo’ Tamberi, dopo il brutto infortunio patito nel 2016.
E invece, contro tutti i pronostici, non solo Tamberi è arrivato in finale nella sua disciplina, il salto in alto, ma ha preso il volo: 2 metri e 37 centimetri, è il migliore del mondo insieme al qatariota Barshim.
La prova vivente che il Dio dello Sport premia chi non si arrende di fronte alla sfiga. Sì, perché di sfiga si trattava, nel 2016, quando un brutto infortunio gli impedì di essere a Rio. Oggi quel gesso è un vago ricordo, la medaglia d’oro il luminoso presente.
Pochissimi avrebbero scommesso su Marcell Jacobs, mamma italiana e padre statunitense, cresciuto a Desenzano del Garda. Certo, già prima di Tokyo il suo palmares non era niente male (campione europeo nei 60 metri indoor), ma la medaglia d’oro nei 100 metri alle Olimpiadi … Beh, sembrava una missione impossibile. Sembrava.
E invece Jacobs l’ha conquistata passo dopo passo, al culmine di un clima che l’ha portato prima a polverizzare il record italiano, poi quello europeo in semifinale e infine la vittoria, battendo il record europeo che aveva stabilito un paio d’ore prima. Un mostro.
Dopo gli Europei e la finale di Wimbledon arrivano due ori pesanti come macigni, a coronamento di un’Estate Italiana da incorniciare.
Grazie ragazzi, si gode.
A cura di: Tommy Imperato
*tutte le foto sono state prese dai profili Instagram ufficiali di Gianmarco Tamberi, Marcell Jacobs e Italia Team.