Torri Gemelle: 2996 motivi per ricordare.
Venti anni fa la nostra vita cambiava definitivamente.
In aeroporto in primis, in metropolitana poi, tra l’euforia dei concerti, in ogni luogo affollato.
4 attentati, 2996 vittime accertate, l’occidente in frantumi.
La quotidianità spazzata via in una manciata di ore.
Ognuno di noi si ricorda perfettamente cosa stava facendo nel momento in cui accendendo la tv o parlando con qualcuno ha scoperto che le Torri Gemelle stavano cadendo.
Ognuno di noi ha ancora negli occhi l’immagine in diretta dello schianto del secondo aereo, come in un film. Bocche aperte e parole di incredulità.
Fumo, polvere, sirene, fumo, fuoco, confusione, pompieri, sirene, speciali su speciali, fumo. Personalmente ricordo la sensazione di smarrimento e due parole: Attentato e Al Quaida. Attentato? Al Quaida? Ma cos’è?
Quanti morti abbiamo contato da allora in nome di chissà quale Dio e quale democrazia? quante guerre abbiamo combattuto? quanti innocenti abbiamo sacrificato in nome di cosa?
Vent’anni fa il nostro mondo di felici occidentali cadeva in frantumi, eppure da allora ci sarebbe da chiedersi quale lezione abbiamo imparato … Tutti …
Chiudo gli occhi e ricordo perfettamente la disperazione e il senso di perdita e frastuono che campeggiava negli occhi degli americani. Ricordo di aver pensato: e ora? Per settimane e mesi ognuno di noi ha sentito la paura serpeggiare ogni volta che sentiva il rompo di un aereo, il suono di una sirena o un boato improvviso,
Vent’anni lunghi come 100, un ventennio che ci ha cambiato, ci ha resi nemici, poi complici, poi nemici, poi … poi forse sarebbe solo il momento di pregare per i morti e augurarsi che non ce ne siano altri.
Nessun Dio e nessuna Democrazia vorrebbe la morte dei propri figli.
Gli anniversari sono fatti per fermarsi e riflettere su cosa è possibile fare per prevenire e migliorare questo strano mondo!