Samp dolceamara, Genoa fuori fase e sfortunato
“Mai dire mai … il Genoa resuscita anche i morti!”. Quella classica frase da bar, che si sente dire dai tifosi rossoblu più mugugnoni ogni volta che si prospetta un incontro ‘alla portata’, ha colpito ancora.
Il Genoa è riuscito a perdere contro la Salernitana, che prima di sabato occupava stabilmente in fondo della classifica di Serie A con ben zero punti all’attivo.
Un Genoa brutto, quello visto all’Arechi di Salerno, che comunque perde immeritatamente: l’estremo difensore della Salernitana Belec è forse il migliore in campo.
Ma questo non allevia per nulla la sofferenza per una sconfitta esterna evitabile e che dà fiducia a una diretta concorrente per la salvezza.
Così come non dev’essere una scusante l’assenza delle due punte titolari, Caicedo e Destro: contro la Salernitana il Genoa deve vincere. Punto.
E tra l’altro, in passato, queste partite Ballardini non le ha mai perse. Un campanello d’allarme per la nuova proprietà, che per ora ha confermato (secondo me giustamente) la fiducia nel tecnico ravennate. Ma al prossimo passo falso potrebbero essere guai.
E un bel guaio l’ha fatto proprio l’ex genoano Forestieri, che all’83’ ha gelato i tifosi blucerchiati segnando il gol del definitivo 3-3 tra Sampdoria e Udinese.
Al Ferraris, però, si è vista una bella partita di calcio. C’è rammarico, sicuramente, per la Samp, che dopo aver acciuffato il pareggio aveva sperato di portare a casa i 3 punti.
Ma gli aspetti positivi di questa partita sono moltissimi. Su tutti, uno straordinario Candreva che dimostra di essere tuttora un giocatore da grande squadra.
E poi il reparto offensivo, prolifico e spumeggiante. I gol subiti sono un problema, ma la preparazione di Roberto D’Aversa sulla fase difensiva porrà sicuramente rimedio sul medio-lungo termine.
Ora la pausa nazionali, nella speranza che l’Italia vada avanti in Nations League e che entrambe le genovesi tornino a fare 3 punti già dal prossimo weekend.
A cura di Tommy Imperato