Il mondo del lusso diventa sostenibile

Il mondo del lusso diventa sostenibile

Il mondo del lusso diventa sostenibile

Il mondo del lussoCarissimi followers, mercoledì 10 novembre scorso ho partecipato ad un evento organizzato dall’Associazione Aidda, di cui sono socia sostenitrice, molto interessante dedicato alla sostenibilità nel mondo del lusso.

Una serata davvero esclusiva e con un tema assolutamente attuale.

E’ difficile pensare a come il mondo del lusso posso accostarsi allo sostenibilità, ma durante la serata ho avuto modo di capire il modo in cui Chanel, come tutte le altre case prestigiose, sostengano questo messaggio.

Creare borse, profumi e gioielli che fanno sognare è straordinario e dietro queste creazioni c’è tantissimo savoir faire , c’è attenzione per la ricerca delle materie, attenzione a chi le produce e questa straordinaria capacità umana  viene messa al servizio della collettività.

La vision di Chanel del futuro è che la creazione, intesa come espressione dello spirito umano, resterà la forza ispiratrice in grado di portare bellezza e significato al mondo.

Chanel, leader nel settore lusso, vuole essere un attore trainante  tra le aziende impegnate nel costruire un modello  di business  sostenibile per il XXI secolo.

Ma cosa significa fare business sostenibile? E’ un qualcosa in cui le aziende devono spendere molto di più per raggiungere questo risultato.

Chanel lo fa perché ci crede, ma lo fa in silenzio, non sentirete dire mai, entrando in una boutique Chanel, questo capo è sostenibile, è una cosa in cui credono loro e non uno strumento pubblicitario.Il mondo del lusso

“Il bene si fa in silenzio … tutto il resto è palcoscenico” credo che in questo caso la citazione sia perfetta.

Bisogna imparare ad essere sostenibili e farla diventare un’abitudine in modo che sia un modo di agire naturale … pensare sostenibile per essere sostenibile.

Un esempio di business sostenibile di Chanel?

Preservare dei lavori che con l’industrializzazione sarebbero destinati a scomparire.

Chanel per esempio per il tweed si avvale di piccole aziende con 40 dipendenti, nate nell’800 ma essendo piccole non riuscirebbero a seguire le richieste del mercato attuale, così Chanel le ha inglobate in modo da permetter loro di continuare a fare il proprio lavoro.

Un altro esempio di sostenibilità è la possibilità di poter portare nelle boutique Chanel per esempio la borsa ereditata dalla nonna per essere riportata al suo antico splendore, quindi sostenibilità per i beni preziosi che vanno rispettati e mantenuti.

Inoltre benessere per i propri dipendenti, luoghi dove vengono reperite le materie prime, come ad esempio il gelsomino, in cui piccole comunità che appunto lavorano vengono sostenute da associazioni.

In che modo insomma il mondo del lusso diventa sostenibile? Nel momento in cui Il mondo del lussocrea l’esamplarietà cioè crea l’esempio.

L’altro lusso di questa splendida serata era la presenza del sovraintendente del Carlo Felice che oltre ad invitare tutte le socie Aidda alla prima della stagione ha offerto loro uno spazio nel foyer perché le socie Aidda possano anche essere testimoni del momento in cui l’impresa sostiene la cultura.

Che dire … grazie alla dirigenza di Profumerie Sbraccia, rappresentata quella sera da Cristina Querci,  per averci ospitato in questa bellissima serata!!!

Già amavo Chanel infatti sul mio comodino c’è da sempre il suo libro che ogni sera sfoglio per addormentarmi guardando qualcosa di bello, ma dopo questo evento ancora di più!!!

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