La barca di San Pietro
Amici ho appena letto su internet un articolo carinissimo sui vari usi e costumi italiani … per una, che è l’acqua di San Giovanni sono in ritardo, ma per la barca di San Pietro sono ancora in tempo!
In quasi 60 anni di vita non ne avevo mai sentito parlare, ma sembra che sia un’usanza molto conosciuta.
Ho deciso però di scrivere lo stesso questo articolo, perché come non conoscevo io questa usanza tanti di voi potrebbero non conoscerla.
Allora amici siete pronti con me a preparare per stanotte la barca di San Pietro?
Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, dobbiamo prendere una caraffa di vetro riempirla di acqua e portarla in giardino, per chi non ha il giardino va benissimo il terrazzo o il davanzale della finestra.
A questo punto si deve aggiungere all’acqua l’albume di un uovo.
Il mattino seguente dovremmo trovare all’interno della caraffa, formate dall’albume, delle strutture che ricordano delle vele.
In passato i contadini a seconda della forma delle vele (ovvero i filamenti dell’uovo), prevedevano le condizioni del tempo: le vele aperte indicavano la venuta del sole mentre le vele chiuse e sottili, l’arrivo della pioggia.
In tempi odierni le vele chiuse potrebbero significare un brutto periodo mentre quelle aperte un buon periodo!
Cosa ne dite amici, proviamo insieme a fare la barca di San Pietro?
E se non funzionerà non importa … io sono curiosissima e non vedo l’ora di farlo stasera!!!
Siamo italiani no? Perché non provare queste piccole tradizioni?
Un abbraccio amici miei, chissà come sarà la mia barca domani mattina?
La vostra Mariangela