Sicilia amara per Blessin, Samp ancora a secco. Tifosi amareggiati
Per tutti i tifosi genoani, che dopo la retrocessione in Serie B vivono nella speranza che gli slogan “Only 1 Year” e le promesse di tornare presto nella massima serie trovino riscontri sul campo, la sconfitta di venerdì sera a Palermo è davvero dura da digerire.
Certo, non si può non perdere mai. Anzi, per certi versi è meglio restare scottati a inizio campionato, con ancora tanti punti a disposizione, piuttosto che nel rush finale di primavera.
Ma la sconfitta, seppur in buona parte immeritata, è scaturita a mio modo di vedere per una pessima gestione della partita da parte dell’allenatore, Alexander Blessin, per il quale ho sempre nutrito una certa simpatia.
“Poche idee ma confuse”, come direbbe Enno Flaiano: il Genoa si è incaponito per vie centrali, tirando palle lunghe a partire dal minuto 60, poco dopo essersi trovato (immeritatamente, dicevamo) in svantaggio.
I nuovi acquisti sono stati inseriti in posizioni di campo scellerate: Strootman ultimo uomo, Aramu larghissimo a sinistra. E poi, diciamocelo, l’idea di mettere 4 punte quando si perde è a dir poco superata …
Insomma, la speranza è che quella di venerdì sia solo una brutta serata, che il Genoa trovi presto un gioco più spettacolare o quantomeno efficace, per evitare di restare impantanato in quella enorme palude che è la Serie B. Mister Blessin: impara dagli errori e volta pagina.
E deve voltare pagina anche la Sampdoria, che al Ferraris cade 2-1 contro il Milan, pur giocando in superiorità numerica per tutto il secondo tempo.
Analizzando l’andamento della gara, però, non si può dire che i blucerchiati abbiano giocato una brutta partita: il rigore concesso a Giroud è un “rigorino”, e la direzione di Fabbri dopo il rosso (direi giusto) assegnato a Leao ha fatto innervosire la Samp.
Chiamasi “compensazione”, sbagliata in principio e doppiamente deleteria in questo caso, dato che la prima decisione era corretta.
Parlando di questioni di campo, la Sampdoria ha avuto le sue occasioni, soprattutto nel secondo tempo, ma non le ha concretizzate: un problema noto in casa Giampaolo, visto che i blucerchiati hanno il primato di pali colpiti (6) in questo avvio di stagione.
Urge “aggiustare la mira”, concedere meno ma senza stravolgimenti dal punto di vista tattico: l’avversario, pur in 10 uomini, era proibitivo, e non sono certo queste le partite da vincere per salvarsi. Certo, due punti in sei partite non fanno dormire sonni tranquilli ai tifosi blucerchiati …
A cura di Tommy Imperato
P.S. Tutte le foto sono prese dai canali ufficiali di Genoa e Sampdoria.