Il Loden, un capo senza tempo!
Carissimi amici, è proprio vero il Loden è un capo senza tempo!
Lo ricordo da sempre e anzi posso dire che indossando quel capo significava essere grandi!
Un capo senza tempo, ma anche eterno perché indistruttibile e questo termine piaceva molto alla famiglie genovesi, tanto che passava da un fratello all’altro senza mostrare segni di invecchiamento.
Sapete quale è la sua storia?
Fin dal Medioevo questo tessuto era prodotto dai contadini delle Dolomiti e del Tirolo ed era indossato da loro proprio per la sua robustezza, la sua impermeabilità.
Divenne poi un capo alla moda quando la fabbrica di Loden Moessmer confezionò un mantello bianco per l’imperatore Giuseppe d’Austria.
Quindi da panno per contadini si trasformò in tessuto per abiti da caccia e montagna per la nobiltà austro ungarica.
Dopo la tosatura delle pecore selezionate, i procedimenti per ottenere questo tessuto sono la cardatura, la filatura e poi la lana viene tessuta.
La stoffa che si ottiene viene compressa e battuta da macchinari fino ad infeltrirla questo per ottenere un panno resistente. Gli ultimi procedimenti sono la tintura, la garzatura, la rasatura e la pettinatura. Sono proprio questi ultimi trattamenti che appiattiscono le fibre del pelo in un unica direzione.
La mia storia con il Loden? Il mio primo Loden, me lo comprò ovviamente la Mamma dal negozio dove mi vestiva all’età di 6 anni per l’inverno della prima elementare come regalo quando tornò a casa dall’ospedale …
E poi un po’ più grandicella mi ricordo i Loden di Scotch Corner … amici quanto di voi lo hanno acquistato qui da ragazzi?
Ultimo ma non per importanza, ma come chiusura finale dell’articolo c’è il Loden by Bonino1933 … sicuramente l’estroso Roberto Bonino, se andrete a trovarlo in negozio, vi saprà raccontare la storia del Loden come solo lui sa fare … e più che altro vi confezionerà, insieme a sua sorella Elisa, un Loden unico e perfetto per voi!!!
A cura di: Mariangela Guido Facebook Instagram
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