Il Genoa vede la A, la Samp non lotta più

Il Genoa vede la A, la Samp non lotta più

Il Genoa vede la A, la Samp non lotta più

Il pareggio con il Sudtirol, alla luce del risultato di Bari, vale oro per il Genoa. La Sampdoria, sconfitta 5-0 dalla Fiorentina, ha smesso di lottare per la Serie A.

Nessun tifoso rossoblù, prima del fischio d’inizio di Sudtirol-Genoa, avrebbe firmato per il pareggio. Per andare in Serie A serve vincere più partite possibili ed è vietato accontentarsi, anche se si gioca fuori casa contro la quarta in classifica.

Lo 0-0 maturato sul campo di Bolzano, però, alla fine soddisfa il Grifone, in virtù del pareggio tra Bari e Cittadella. Ora, a sole tre giornate dalla fine, i liguri mantengono sei lunghezze di vantaggio sui pugliesi. La prossima partita contro l’Ascoli potrebbe già essere decisiva: in caso di vittoria, il Bari dovrebbe fare altrettanto per tenere aperta la lotta per la Serie A. Altrimenti sarà festa al Ferraris.

Chissà cosa sta passando nella testa dei giocatori e di mister Gilardino: il campionato, fino ad ora, è stata in linea con le aspettative (perlomeno da quando si è cambiato allenatore), e l’affetto del pubblico è stato straordinario.

Allo stesso tempo, però, manca ancora un ultimo sforzo per raggiungere l’obiettivo: fallire ora significherebbe vanificare gli sforzi di un’intera stagione.

Ecco perché questi ragazzi dovranno essere bravi a gestire l’enorme pressione che hanno sulle spalle: lunedì, contro il Sudtirol, i rossoblù sono apparsi più contratti, faticando a trovare spiragli contro un avversario che si è chiuso a riccio nella propria metà campo.

Sabato l’Ascoli farà lo stesso. Il Genoa dovrà tornare a essere la squadra lucida, organizzata e cinica che si è vista nelle ultime partite casalinghe. La Gradinata Nord, come al solito, sarà il dodicesimo uomo in campo.

La Sampdoria, dall’altra parte, ha smesso di lottare. Inutile girarci intorno, il 5-0 subito a Firenze sentenzia la retrocessione in Serie B dei blucerchiati. L’aritmetica ancora non c’è, ma le dimissioni di Stankovic a fine partita – respinte – certificano il fallimento definitivo della “missione salvezza” iniziata a ottobre con l’esonero di Giampaolo.

È pur vero che, in questo momento così complicato a livello societario, la retrocessione sarebbe forse il male minore. Ma i tifosi sono arrabbiati anche per l’assenza totale di orgoglio mostrata dai giocatori contro la Fiorentina.

Nessuno chiede loro una salvezza che sarebbe improbabile, per non dire miracolosa. Ma almeno la dignità di onorare la maglia, quella sì che va messa sempre in campo. Indipendentemente dal futuro già scritto di molti lontano da Genova.

A cura di: Tommy Imperato

P.S. Le foto mostrate in questo articolo sono prese dai canali social ufficiali di Genoa e Sampdoria.

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