La storia di Sofia
Cari amici, nella mia vita ho organizzato tantissimi eventi, ma l’emozione che ho provato giovedì 5 ottobre all’evento Genova per “Sofia nel cuore” è stata unica, d’altra parte Sofia era ed è unica e non poteva essere diversamente!
Mamma Patrizia ha scritto per l’evento “La storia di Sofia” per presentarla a chi non la conosceva … lettera letta dalla calda ed avvolgente voce dell’amica Carla Signoris che l’ha resa magica!
LA STORIA DI SOFIA
Questa è la storia di una bambina di nome Sofia, una bambina dai grandi occhi castani, occhi profondi che sorridono e parlano da soli.
Già dalla culla, braccine e gambette erano in continuo movimento e guardandola si poteva intuire il suo desiderio di correre a scoprire il mondo e a fare monellerie.
Ed è ciò che ha fatto per i primi 4 anni della sua vita: dalla mattina appena sveglia, alla sera, sceglieva le sue “vittime” e le infastidiva fino allo sfinimento. Poi se ne andava soddisfatta.
I nonni paterni e il papà non si preoccupavano molto dell’aspetto educativo, anzi si divertivano moltissimo ad osservare quello che combinava.
Invece la sorella maggiore Ilaria non si divertiva per niente nel vedere un simile tornado entrare nella sua vita tranquilla, così mamma Patrizia ha pensato che fosse giunta l’ora di prendere in mano la situazione.
Da un giorno all’altro Sofia si è trovata a seguire la rigida disciplina, quasi militare, di 2 ferree maestre di danza classica.
Forse all’inizio è stata un po’ dura, anche a detta delle maestre che parlavano di “ fegato a buchi” nel tentativo d’inquadrarla, ma poi quel maschiaccio di Sofia si è lasciata plasmare diventando una gentile e aggraziata bambina, tutta concentrata su questo nuovo ruolo e incuriosita da questo mondo fatto di tutù e musiche melodiose.
A scuola primeggiava, non tanto per mettersi in mostra, ma per il suo bisogno di esprimere il proprio pensiero critico e per avere quell’attenzione di cui hanno bisogno anche i bambini più svegli e intraprendenti e questo per fortuna le maestre lo avevano capito …
Ma la sua caratteristica più evidente era, già così piccola, il bisogno che aveva di aiutare i compagni più in difficoltà.
Una volta mamma Patrizia l’aveva sgridata perché per aiutare il suo compagnetto nella verifica di matematica, aveva preso un brutto voto poiché non aveva completato la sua!
Ma sembrava che a lei importasse più di aver aiutato il suo amico che della sgridata della mamma, che in realtà non è mai riuscita a intimorirla e redarguirla più di tanto perché Lei ti guardava sempre con quegli occhioni languidi che sembravano chiederti scusa.
Crescendo la sua vivacità, unita alla dolcezza e finalmente al rispetto delle regole, l’hanno resa una ragazza equilibrata a cui tutti volevano un gran bene.
Nel gruppo è diventata un punto di riferimento sia per le decisioni importanti che per le dispute che cercava di mediare con grande abilità.
Nessuno è mai riuscito a sentire la sua voce alterata, né i suoi adorati amici, né i suoi familiari e neanche il suo grande amore Nicolò.
Quando è stata sufficientemente grande da fare le proprie scelte da sola, non ha scelto mai la strada più semplice, anzi adorava mettersi alla prova perché capiva che questo l’avrebbe fatta crescere, fortificando il proprio carattere.
Così ha scelto il liceo più duro, ha affrontato i professori più difficili senza farsi intimorire, ha scelto di prendere parte al programma di scambio culturale all’estero, senza preoccuparsi del paese in cui l’avrebbero mandata.
Ha trascorso infatti 6 mesi in una riserva indiana dello Stato di Washington, ospite di una famiglia meravigliosa che si procurava la carne nella vicina foresta e addobbava l’albero di Natale preso nel bosco a – 20°centigradi, una famiglia che l’ha subito considerata come una figlia, come una di loro.
Alla fine del semestre la HIGH SCHOOL le aveva comunicato che era stato un onore averla nella scuola, conoscere la sua storia e quella del suo Paese di cui Sofia era stata una vera ambasciatrice.
Un’esperienza unica che l’aveva cambiata per sempre, rendendola pronta ad affrontare la vita che non vedeva l’ora di vivere.
Non si è scoraggiata neanche quando ha dovuto studiare contemporaneamente per l’esame di maturità e per il test di medicina, accettando anche l’eventualità di finire a Catanzaro pur di entrare nella Facoltà e cominciare a studiare quei tomi giganti di medicina dei suoi nonni.
E mentre iniziava la sua carriera di studentessa e divorava i libroni presa dalla sua grande sete di sapere e di conoscere, non le pesava rendersi utile guadagnando 2 soldini per essere autonoma, consegnando le pizze, facendo l’hostess allo stadio per la sua amata Samp o indossando qualche vestitino nelle sfilate, anche se non amava indossare i tacchi alti!
Sofia=sapienza quella che aveva non solo nel campo della medicina, ma anche dell’arte, della musica e di tutto ciò che la circondava.
Fin da piccola papà Giuseppe le aveva insegnato che il mondo non si studia solo sui libri, ma viaggiando e così adorava viaggiare, vedere posti nuovi soprattutto con la sua famiglia.
E con tanta semplicità e umiltà trasmetteva il proprio sapere agli altri, senza mai spazientirsi, neanche quando mamma Patrizia nel 2020 s’intestardiva nel cercare di capire come attuare la didattica online.
Tutti si chiedevano come avesse fatto la mamma a diventare brava e a superare quell’anno terribile anche dal punto di vista informatico: la verità era che senza di lei mamma Patrizia non ce l’avrebbe mai fatta!
Il resto poi è storia, la storia di una ragazza che come tutte a 21 anni fa programmi per il weekend e per il futuro, ma un giorno si rende conto che il tempo dei Progetti di vita è già scaduto.
Inutile chiedersi perché, da persona di scienza sapeva che sarebbe stato perfettamente inutile.
Mentre lotta, si rende conto che la propria vita, se pur breve, un senso lo doveva avere. Con lucidità e immensa generosità decide di andare verso la luce e non verso il buio, decide di affrontare la prova più difficile della propria vita col sorriso per proteggere i propri familiari dalla sofferenza, decide di pensare agli altri e non a se stessa, guarda avanti e non indietro, guarda oltre, oltre se stessa, facendo progetti per il futuro degli altri e non più per il proprio.
Sofia nel cuore è il Progetto di vita per gli altri, un progetto coerente con tutta la sua vita di persona generosa e protesa verso gli altri, un Progetto che permetterà a Sofia di vivere in ogni persona che beneficerà del suo gesto.
SOFIA NEL CUORE trasforma la sofferenza in AMORE, la fine in un NUOVO INIZIO.
Grazie Patrizia di queste tue meravigliose parole!