Care Lettrici e amici Lettori Buongiorno, conoscete la Doc Tintilia?
Partiamo come sempre con un in alto i calici e partiamo alla scoperta di un vino un pochino meno conosciuto, ma ecclettico e conquistatore.
Vi porto in una regione che fino a qualche anno fa, quasi tutti noi sbeffeggiavamo con siti a tema che dubitavano o meno sulla sua esistenza o commenti ironici: il Molise.
Una piccola regione italiana per lo più montuosa – collinare che si affaccia per soli 36 km sul Mar Adriatico, con scorci ai più sconosciuti, selvaggi e sinceri.
In questa regione misteriosa si produce un rosso meraviglioso, dal nome gradevole e musicale: la Tintilia.
Il nome lo prende dall’omonimo vitigno utilizzato. Un vitigno molto antico che per le basse rese produttive è stato abbandonato dopo la seconda guerra mondiale. La fortuna come sempre vuole che in Italia ci sono vignaioli coraggiosi che osano, investono e tentano creando uno dei grandi rossi della penisola.
I vini da Tintilia sono molto profondi e strutturati, con un acceso colore rosso rubino intenso.
In bocca colpiscono per potenza i tannini e il contenuto alcolico sempre mediamente alto.
Al naso i sentori sono quelli della frutta più scura, la prugna su tutti e le amarene, spicca poi la nota speziata come il pepe e la liquirizia.
Da Enoteca la Formica trovate una delle versioni più peculiari del vino, tipicamente territoriale, il vino della cantina di Campobasso un vino coinvolgente, aperto ed entusiasta ottimo da degustare in abbinamento a una bella grigliata di carne, selvaggina o un bel sugo di carne.
Nella piccola, ma come avrete compreso, ben fornita Enoteca la Formica di Nervi vi aspetta un vino da imparare, scoprire e ricomprare.
Cin cin a tutti!
a cura di: Letizia Miraudo
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