Care Amiche e cari amici del Blog, oggi niente giro dell’Italia alla scoperta di nuovi vini. No! Oggi rimango a Genova stretta, stretta ai miei amati vicoli … Qui squattrinati studenti universitari, poetici camalli e vivaci donzelle inondano i più piccoli carugi con i profumi malinconici e sinceri dell’Asinello!
Conosciuto in tutta Genova come “L’Asinello” il Vero Corochinato Genovese si gusta freddissimo con una scorza di limone e magari una bella slerfa di focaccia.
Gli intenditori lo bevono in bicchieri di plastica camminando e ridendo o seduti sulle scale di San Lorenzo, i più modaioli si divertono a sperimentarlo nei cocktails! Per esempio lo ammetto, io lo sostituisco molto spesso e molto volentieri all’Aperol nello Spritz!
Il Corochinato o Asinello è un vino aromatizzato da sedici/diciotto erbe, tra cui per esempio assenzio, corteccia di china, genziana, rabarbar o … La vera ricetta è ovviamente segreta!
Nato nel 1886 da un’idea dell’Azienda Marenco a Coronata, da cui prende il prefisso per il nome Coro-chinato, il drink genovese è la versione in bianco del più conosciuto barolo chinato!
La sua etichetta è inconfondibile, verde acceso con un asinello trainato da Pacciugo di Coronata, una maschera tipica del luogo che rappresenta un marinaio.
L’Asino sull’etichetta sembra essere un omaggio a quello che fino alla metà del 900 è stato uno dei mezzi di trasporto più utilizzati a Coronata.
Solo o in assemblaggio il Corochinato è un grande amore Genovese, che dai carugi si espande a tutta la città e arriva nella nostra piccola boutique del vino nerviese: Enoteca la Formica.
Quindi amici di levante, ma anche di ponente o del centro città se siete di passaggio per via Oberdan e volete farvi un piccolo regalo, entrate e provate il Corochinato!
Io personalmente ne ho fatto da anni una delle mie passioni!
cin cin!
a cura di: Letizia Miraudo
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