Matilde: una storia di speranza ed inclusione

Matilde: una storia di speranza ed inclusione

Cari amici, oggi vorrei raccontarvi la storia di Federico e Lorella Rebora, due grandi genitori che hanno adottato Filippo e Matilde 20 anni fa.

Matilde una storia di speranzaLa coppia era ben conscia che i bambini avrebbero potuto avere qualche problema, essendo due bambini autistici.

Le difficoltà sono cominciate con l’inizio dell’asilo: mentre tutti i bambini facevano cose da bambini, Filippo e Matilde avevano qualche problema sia nel movimento sia nel relazionarsi con i compagni. Tuttavia, riuscivano a condurre una vita serena.

Poi è iniziata la scuola. Crescendo, le differenze con gli altri coetanei si sono fatte più evidenti, ma erano assolutamente gestibili e i ragazzi conducevano una vita normale.

Finché c’è stata la scuola, la loro vita è andata avanti abbastanza bene. Ma al termine del percorso scolastico, Federico e Lorella si sono trovati ad affrontare una vita molto complicata.

Per tutti i genitori di ragazzi autistici, il termine della scuola segna l’inizio di un periodo molto difficile.

Grazie a un’amica, Federico ha conosciuto Alberto Brunetti, presidente della Fondazione Il Domani dell’Autismo di La Spezia. Da quel momento, per Matilde è cominciato un nuovo percorso, una nuova vita.

La Fondazione Il Domani dell’Autismo si occupa di ragazzi autistici e, nella persona di Alberto Brunetti, ha accolto con entusiasmo Matilde e la sua famiglia.

Federico e Lorella hanno immediatamente sposato il pensiero di Alberto Brunetti, un pensiero che non consiste solo nell’accogliere i ragazzi per qualche ora per impegnarli, ma che vuole costruire per loro un qualcosa di più articolato.

In aiuto di Federico e Lorella sono intervenuti i loro cari amici Gloria e Paolo, da sempre al loro fianco,  che hanno trovato a Recco una casetta vicino a loro.

Qui, i figli di Federico e Lorella, insieme ad altri ragazzi autistici, hanno cominciato a svolgere attività giornaliere che potessero far intravedere un barlume di vita indipendente.

Nel frattempo, la sede della Fondazione Il Domani dell’Autismo a La Spezia ha cominciato ad espandersi, comprendendo un ristorante e un forno a Lerici ed altre attività sempre collegato all’inclusione dei ragazzi. Matilde una storia di inclusione

Hanno anche acquisito una casa in campagna a Madrignano, dove Matilde, da un paio di anni, ha cominciato a soggiornare. Qui, svolge piccole attività come rifarsi il letto, prepararsi da mangiare, fare passeggiate ed è veramente felice.

Le attività che svolgono questi ragazzi sono in continuo aumento e alcuni sono stati assunti nel ristorante. Quelli più capaci lavorano in altri posti.

L’obiettivo della Fondazione Il Domani dell’Autismo è quello di dar loro una vita indipendente, che significa la dignità del lavoro ma anche la possibilità di tornare in una casa, magari con altri ragazzi, sicuramente con un educatore che li sorvegli, ma il più vicino possibile all’indipendenza.

Come potrete capire, per i genitori di questi ragazzi, il problema è cosa succederà dopo di loro… ed è per questo che la Fondazione si chiama Il Domani dell’Autismo.

Costruire adesso per il futuro. La Fondazione sta davvero facendo tantissimo con e per i ragazzi, ma questo ve lo racconterò in un altro articolo.

Vi ricordo l’evento Onde che si terrà il 24 giugno presso il Castello Canevaro a Zoagli, dalle 18:30. Per tutti coloro che desiderano partecipare, troverete qui il link per l’acquisto dei biglietti.

A cura di: Mariangela Guido         Facebook           Instagram

Per saperne di più:

Facebook Fondazione Il domani per l’autismo

 

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