Perchè festeggiare l’enoturismo?
Cari Followers di Mariangela ben ritrovati! So che per una persona come me è spontaneo festeggiare il vino e tutto quello che ci gira intorno ma, l’enoturismo coinvolge tutti noi.
Non vado sul tecnico, non è il mio ambito! Solo per darvi un dato redatto dall’Osservatorio Nazionale del Turismo e del Vino, l’enoturismo in Italia per il 2024 ammonta a un valore di 2,9 miliardi di euro.
I dati dell’anno in corso evidenziano un incremento del 16% rispetto al 2023! Ora permettetemi un’ulteriore analisi personale.
Chi viaggia per enoturismo generalmente è una categoria di persone con una fascia di reddito buona. Diciamo medio alta! Il turista non si limita al viaggio, ma ricerca esperienze sia dal punto di vista del viaggio che dal punto di vista gastronomico.
Intorno a questo turismo gira un indotto importante che va dall’albergo, B&B o agriturismo, al ristorante, dalla trattoria allo street food, coinvolge la vendita di vino, i viaggi in cantina, la conoscenza del territorio e quindi l’equivalente rispetto del posto.
Il turismo legato al mondo dell’enologia è un turismo consapevole. Il turista del vino vive la vacanza seppur breve, con intensità e interesse.
L’enoturismo è e sarà sicuramente un settore trainante dell’economia nazionale.
I soldi che ne si ricavano possono essere un mezzo per la rivalutazione di zone agricole abbandonate, il recupero dei terrazzamenti e la messa a nuovo di cantine, case e strutture magari con accorgimenti ambientali e sostenibili.
Quindi cari lettori e care lettrici, festeggiate con me oggi questa Giornata Mondiale che coinvolge l’Italia in ogni sua regione, città e collina.
Amate il vino anche da astemi perché è la nostra storia, la nostra cultura, il nostro futuro.
In conclusione, in questo articolo dalla piega un pochino più seria, vi dico anche che il vino è bello ed è buono, ma solo se bevuto con consapevolezza, senza eccessi e senza mai mettere in pericolo voi e altre persone.
cin cin!
a cura di: Letizia Miraudo