
Cari amici, è con grande gioia che condivido con voi la mostra “Dall’Ombra alla Luce – Equinozio di Primavera” organizzata da Cella Art&Communication nella persona della cara amica Barbara Cella.
L’inaugurazione avrà luogo SABATO 15 marzo h. 17 presso CELLA Art&Communication C.rso Marconi 2 Santa Margherita Ligure (Genova).
Di seguito il comunicato stampa della mostra collettiva.
Sabato 15 marzo riapre la galleria CELLA con una stagione 2025 densa di appuntamenti.
Incominciamo con la mostra collettiva che, come l’anno passato vedrà le opere di 15 autori, per celebrare la rinascita della natura e allo stesso tempo del nostro sentire interiore.
L’equinozio di marzo è un preciso momento astronomico che avviene quando il circolo di illuminazione (che divide la metà del globo terrestre illuminata da quella che rimane “al buio”) passa per i poli terrestri e la radiazione solare è perfettamente perpendicolare all’Equatore e all’asse terrestre.

Il termine equinozio deriva dal latino aequinoctium, che significa “notte uguale (al dì)”, composto da aequus “uguale” e nox noctis “notte”.

Dunque, l’equinozio di primavera, così come l’equinozio di autunno, è il momento dell’anno in cui le ore del giorno sono uguali alle ore della notte in tutti i luoghi della Terra.
Un momento di perfetto equilibrio tra luce e oscurità: il giorno e la notte hanno la stessa durata, ma da qui in poi la luce inizia a prevalere, annunciando il risveglio della natura e il rinnovamento interiore.
Non è solo un fenomeno astronomico quindi, ma un simbolo potente del nostro stesso viaggio interiore.
Come la natura si risveglia dopo il lungo sonno invernale, così anche noi attraversiamo momenti di buio, introspezione e attesa prima di riemergere con nuova consapevolezza.
L’equinozio è il passaggio dall’ombra alla luce, dal peso del passato alla leggerezza del futuro, dal torpore alla rinascita.
Fin dall’antichità, questo evento astronomico è stato carico di significati simbolici e celebrato in molte culture: nell’antico Egitto, era associato al culto di Osiride, dio della rinascita e della fertilità.

I Persiani festeggiavano il Nowruz, il “nuovo giorno”, che ancora oggi segna l’inizio dell’anno nel calendario persiano.
I Celti e i popoli germanici celebravano l’equinozio con riti dedicati alla dea Eostre, da cui deriva il nome inglese di Easter (Pasqua).

Nella cultura Maya, durante l’equinozio il gioco di luci sulla piramide di Kukulkan a Chichén Itzá crea l’illusione di un serpente che discende lungo i gradoni, simboleggiando la connessione tra cielo e terra.
L’arte diventa così un mezzo per esplorare questa trasformazione, per dare forma e colore a questo viaggio dall’ombra alla luce.
Ogni artista è stato invitato a riflettere sul proprio percorso interiore per tradurlo in immagini, materia e forme, dando voce a quella luce che, dopo l’oscurità, torna a splendere utilizzando il linguaggio universale dell’arte attraverso le varie forme: pittura, fotografia e scultura.
Artisti partecipanti
Gino Arcidiacono, Marina Bocchieri, Angela Careggio, Fabio Consani, Milena Demartino, Sofia He, Vincenzo Lagalla, Laura Marini, Barbara Pelizzari, Giuliana Picchio, Marina Portunato, Barbara Stretti, Patrizia Traverso, Maria Vittoria Vallaro, Roberta Villa.
Periodo della mostra:
Dal 15 marzo al 16 aprile
Orari:
giovedì 15-18,30 e da venerdì a domenica 10,30-13; 15-19
Altri orari su appuntamento
A cura di: Mariangela Guido Facebook Instagram
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