La carbonara viene reinterpretata nei modi più bizzarri. In America, c’è chi la prepara con il bacon e il cheddar, in Giappone con le alghe nori e il wasabi.
E in Italia? Beh, in Italia ci limitiamo a scuotere la testa e a chiederci: “Ma cosa stanno combinando?”.
Oggi è il Carbonara Day, cari Followers e in tutto il mondo i cuochi più coraggiosi si sfidano a colpi di pentole e uova, per interpretare o reinterpretare uno dei piatti più amati, discussi e controversi della nostra tradizione.
Panna si o panna no? Guanciale o pancetta? Il parmigiano … ERESIA!! Insomma amici miei oggi sarà una giornata molto dura per i nostri palati e la nostra linea!
Le origini della carbonara sono avvolte nel mistero! Diverse teorie ne rivendicano la paternità.
C’è chi la fa risalire ai carbonari appenninici, chi ai soldati americani durante la Seconda Guerra Mondiale e chi, più semplicemente, alla tradizione culinaria romana.
Qualunque sia la sua origine, la carbonara è diventata un simbolo della cucina italiana nel mondo, con la sua combinazione di ingredienti semplici, ma gustosi: pasta, uova, guanciale, pecorino e pepe.
Il 6 Aprile è nato come un evento social: un’occasione per condividere la propria passione per questo piatto attraverso foto, video e ricette.
Nel corso degli anni, l’evento è cresciuto, coinvolgendo chef, food blogger, ristoranti e appassionati di tutto il mondo. Oggi è un modo divertente e molto gustoso per omaggiare la ricetta storica o sperimentare e proporre nuove interpretazioni.
Mentre tutti litigano per la giusta formula magica io mi siedo a tavola e scelgo il vino con cui assaporare il piatto e siccome sono una purista della tradizione enogastronomica italiana, resto nel Lazio e brindo con un vino bianco: il Frascati Superiore DOCG che con la sua freschezza e sapidità bilancia bene la grassezza della carbonara.
cin cin
a cura di: Letizia Miraudo