L’incendio di Notre Dame non cancellerà il nostro sogno
Cari followers, come promesso, oggi il mio nipotino Tommaso Imperato Vi racconterà cosa rappresenta per Lui Notre Dame.
Buona lettura!
Mariangela
Io me lo ricordo, Quasimodo, muoversi agile e silenzioso tra le mura della cattedrale. Mi ricordo Esmeralda, il suo amore impossibile e segreto. E ricordo l’incantevole e sontuosa prigione di Quasimodo, quella cattedrale che in questi giorni brucia, arrendevole, così maestosa e al contempo così fragile, inerme dinanzi al divampare delle fiamme.
Per la mia generazione, Notre Dame è stata la cornice di un sogno ad occhi aperti.
Sì, perché’ “Il gobbo di Notre Dame” e’ molto più’ di un cartone animato: sono presenti temi “da grandi”, la morte, il dolore, l’amore non corrisposto. Tutto ciò’ che tuttora, in pratica, ci fa paura. Ma tra le guglie acuminate e le pareti gotiche della cattedrale, un gobbo e una bella zingara riuscivano a sconfiggere il male, rendendolo piccolo, meschino, scaraventandolo giù dalle mura della cattedrale, nel baratro, per sempre.
O forse no. Perché vedere Notre Dame che in questi giorni brucia ci fa soffrire. Ci fa pensare che il male si sia preso la sua rivincita. Lo scenario di un sogno si sgretola davanti ai nostri occhi, e noi non possiamo far altro che contemplare
Ma non basta un incendio per cancellare il sogno: Notre Dame tornerà a splendere, ne sono sicuro. Basta pensare alle migliaia di messaggi di solidarietà, mobilitazioni, donazioni che renderanno possibile la rinascita di un mito.
E intanto, se è vero che brucia la cornice, il quadro resta inscalfibile, incancellabile. E noi, eterni bambini, non smetteremo mai di sognare Esmeralda, bellezza eterna e irraggiungibile, muoversi sinuosa tra le pareti di Notre Dame.
a cura di Tommaso Imperato