Una giornata dedicata a “Lei Signor Paolo”
La foschia che, alle prime luci del mattino, mi accompagna all’arrivo al Sassello mi ricorda la Tenuta Basini, uno dei miei posti del cuore.
Se chiudo gli occhi e respiro profondamente quest’aria di campagna mi sembra addirittura di sentirla, mentre mi dà il benvenuto al crossodromo. E invece, ad accogliermi ci sono i cordiali e affettuosi dipendenti di Queen Land, gli stessi che le hanno tanto voluto bene e l’hanno apprezzata per i suoi modi di fare e la sua semplicità.
E poi tanti volti amici, primi fra tutti i suoi meravigliosi figli, Tetti, Melo e Chicca, che hanno voluto fortemente questa giornata per ricordarla.
È proprio Stefano (Tetti) che per primo prende la parola e dà il via all’evento: “Grazie agli amici che hanno voluto ricordare nostro padre in questa giornata a cui teneva molto, dai membri del Genoa Fuoristrada Club ai dipendenti e ai clienti di Queen Land.
Per la prima volta, questa giornata di festa sarà dedicata a lui.”
Durante il rinfresco, tra simpatiche tavole a quadri imbandite, mi fermo a parlare con Tetti, che mi racconta la sua gioventù insieme a Papà. “Quando andavo con lui, da ragazzo, si partiva con la macchina stessa con cui si faceva la gara, si cambiavano le gomme, si gareggiava e si tornava a casa. Nell’ 87 ho fatto il Rally dell’Acropoli con lui: io una ventina di anni, lui 45. In Grecia ci sono un sacco di precipizi, e così, forse avendo paura per me, fece finta che la macchina si fosse rotta. E me lo fece dire anche dai meccanici!”
Durante tutta la giornata il suo piccolo Emanuele (Melo) sta dietro la macchina fotografica, immortalando immagini per ricordare momenti di divertimento e di tanto “patos”. Melo non ama come Lei, essere davanti ai riflettori e mi permetta di dirle che vedendolo, invecchiando, Le assomiglia sempre più.
Eccomi a parlare con Chicca, la Sua Chiccotti, che ricorda che ogni domenica andavate a fare la gita in fuoristrada. Postazione Lei alla guida, la Mamma Gabri al Suo fianco con il pranzo al sacco “panino libretto con la cotoletta con sale e limone”, dietro Tetti, Chicca e Melo.
Chicca intonava a squarciagola una canzone dello Zecchino d’oro: “quando si accende il fuoco, io mi diverto un poco, con un abracadabra brabra mi trasformerò là per là, in una fata bella, poi in una coccinella, una cornacchia, una ranocchia che quando gracchia fa cra cra cra“ … dopo il secondo chilometro i fratelli la insultavano minacciando di lasciarla sulla pista se non avesse smesso di cantare …
Caro Signor Paolo, la giornata trascorre serena … dovunque volga il mio sguardo sulla pista o dai tavoli imbanditi la vedo in piedi con il suo giaccone, la sigaretta in bocca e il capellino, con il suo sorriso dolce, ormai non mi metteva più soggezione ora la sentivo un caro Amico/Papà … passeggio e cerco con lo sguardo uno dei suoi amici, ecco Palmiro Scaramuccia e anche Lui faccio la domanda: un ricordo di Paolo Messina? Lui con gli occhi lucidi, trattiene le lacrime a fatica, inizia a parlare: queste giornate di compagnia erano tutto per Paolo, avevamo fondato la Scuderia Auto Classica proprio per creare raduni. Io e Lui ci siamo frequentati gli ultimi 15 anni ma molto intensamente, oltre ai raduni, mi veniva a trovare tutte le sere al distributore e stava con me fine alla chiusura, poi se dovevo tornare riusciva e mi riaccompagnava, era un amico e compagno veramente speciale, voleva tanto bene agli amici, solo bene possiamo dire di Lui.
Vicino a Palmiro, c’è seduta la figlia di Germano Zito, suo grandissimo e storico amico, mancato poco prima di Lei, vero Caro Signor Paolo? Amalia racconta che tutti gli anni Lei si faceva arrivare per Natale i Datteri e sapendo che Amalia ne era golosa glieli regalava. Persino lo scorso Natale, anche se non era più in forma, con la sua Cygnet a manetta si é fermato sotto casa sua e le ha portato i datteri. Amalia mai dimenticherà questo pensiero che può sembrare banale ma non lo era!
Signor Paolo riesco a far dire due parole anche a Melo … che la ricorda per la sua estrema puntualità … facendo l’esempio di oggi , l’appuntamento era alle 10 se Lei fosse stato qui si sarebbe presentato alle 9 e all’arrivo degli ospiti alle 10 per Lei sarebbero stati tutti in ritardo! Ma dice Melo: Papà era così straordinario anche nella sua puntualità che più che puntualità era un grande anticipo … ma Lei è sempre stato un “uomo avanti!”
Anche io quando avevo appuntamento con Lei da Queen Land, pur essendo una ritardataria, per Lei arrivavo mezz’ora prima certa di trovarla … sto migliorando però Signor Paolo e lo devo anche a Lei!
Incontro il suo amico Marco Iturbe, che mi racconta come aneddoto, di quando le aveva telefonato chiedendogli se avesse piacere di andare con altri amici al Salone di Torino. Appuntamento sotto la sede dell’azienda Messina Line in Piazza Dante e quando arriva, vede Paolo che lo invita con la sua cordialità di sempre a prendere il caffè e a quel punto gli chiede con quante macchine andare al Salone di Torino e Paolo, con semplicità, gli dice di posteggiare che c’era un pullman lì posteggiato, che li avrebbe portati. Tappa a Ceva per panino e via a Torino … una giornata di sano divertimento tutti insieme a cominciare dal viaggio! Questo era Paolo Messina.
Altro amico, altro racconto, chi parla é Claudio Ferrini che mi racconta un aneddoto divertentissimo su di Lei. Grecia 1987, di notte Paolo buca una gomma, mi fermo ad aiutarlo e concitatamente si riparte, all’arrivo Paolo si accorge di avere rimesso il casco al contrario, ma nonostante questo era arrivato lo stesso. Vi immaginate le risate insieme?
Che dire poi dei suoi nipoti? Erano e sono il suo orgoglio e per loro sarà sempre un nonno speciale!
La giornata non poteva che concludersi con un discorso del suo Tetti che mi lasci dire, ha ereditato da Lei tutta la sua ironia ed il suo sarcasmo!!!
Non si preoccupi non mi sono dimenticata del suo grande amico Claudio Felice, era troppo emozionato per parlarmi di Lei … stia tranquillo abbiamo già deciso di rivederci al Vostro Baretto per parlare di Lei … 40 anni di amicizia da raccontare sono davvero una vita e Lei sarà con noi!
Mariangela
Grazie Mari… ti avrà guardata da lassù, e sorridendoti avrà pensato alla sua mitraglietta…
Cara Chicca,
si credo proprio di si … sai quanto io creda a chi mi ha voluto bene e mi veglia da lussù, quindi ho scritto insieme a Lui.
La Vostra Mitraglietta
Avrei voluto esserci, alla prossima!!!!