La cura sono io. La cura … siamo tutte noi
La beneficenza è per me fondamentale ma siccome per il momento non ho ancora il dono dell’ubiquità Sabato 19 ottobre ho dovuto scegliere a quale evento partecipare perchè nella stessa giornata c’era anche l’evento di AIL per festeggiare i Loro 50 anni e in particolare i 44 della presenza in associazione di Liliana Freddi e per l’affetto, la stima che nutro nei Suoi confronti e i tantissimi anni di collaborazione, ho partecipato al Loro evento e così ho chiesto aiuto alla mia redattrice Laura Gambardella, quindi a te la parola!
Un sabato pomeriggio di ottobre
Villa Paradiso in si illumina di luce, quella luce che non arriva dal sole, nemmeno da una lampadina … è la luce delle donne, di tante donne che si sono unite per un evento speciale: Maria Teresa, Terry Ferrari e l’illustratrice Valentina d’Andrea hanno presentano il libro “La cura sono io”. Per vivere ho bisogno di me e hanno chiesto alle tante donne intervenute di indossare dei cappelli speciali e farsi immortalare.
Consiglio a tutti di acquistare questo libro come ho fatto io.
Cappelli ad Arte progetto che nasce dall’esperienza personale di Terry Ferrari, che a 51 anni scopre un cancro, è una linea di copricapi che non vuole nascondere la donna, ma metterla in luce con la sua forza, la gioia, con la creatività che nutre l’arte di vivere. Sono pratici, artistici, estrosi, amano il sorriso, le idee scintillanti, i pensieri positivi.
Sono stati pensati per tutte le donne, in particolare per quelle che hanno subito la chemioterapia, ma non solo. Ogni copricapo è curato nei minimi dettagli e nei materiali.
Ci sono i cappelli con fascia, i turbanti, i baschi. È proprio il basco con le paillettes, il portabandiera della collezione. Un modello che ha accompagnato Terry, durante tutta la sua cura e che ancora oggi indossa da mattina a sera.
I ritratti fotografici scattati a Villa Paradiso faranno parte della grande mostra “Il Cuore in Testa” che si compone città dopo città con migliaia di ritratti che verranno esposti a Milano nel 2020.
“Ogni mattina apro gli occhi e so che anche quel giorno mi riserverà un incontro, una parola, un sorriso, una carezza al cuore. E una nuova avventura.”
Un caldo giorno di giugno ha bussato alla mia porta un ospite inatteso: il cancro.
Da allora il mio quotidiano ha assunto nuove tonalità.
Ripetevo sempre a me stessa che “La cura sono io”, ebbene oggi è nata l’associazione culturale che si chiama proprio così e che vuole “progettare bellezza, nonostante, grazie anche ai “cappelli ad arte”. Una linea di copricapi, nati mentre ero in chemioterapia.
“Ogni mattina apro gli occhi e so che anche quel giorno l’amore, che dò e che ricevo più cospicuo che mai, mi aiuterà a sconfiggere quelle maledette cellule cancerogene.”
Grazie Terry, siamo noi la cura di noi stesse, è vero.
Grazie Laura Gambardella per il Tuo articolo, vorrei aggiungere che come molti di Voi anche io stata toccata da vicino da questa malattia e so per certo che la forza di volontà, la positività e la voglia di combattere sono molto utili, quindi ben venga questa splendida associazione!
Per saperne di più:
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