Squadre genovesi, la legge dei numeri dispari
Carissimi followers, non riesco ancora a realizzare il risultato, era da così tanto tempo che non vincevamo 3-0, che non ricordo neanche quando possa essere successo!
Partita quasi perfetta, dico quasi perché nel secondo tempo si è vista la paura che avevamo per la vittoria nel pomeriggio del Lecce, era fondamentale vincere.
Contentissimo per il gol del neoacquisto Soumaoro, grande difensore con grinta e cattiveria che metterà in difficoltà Nicola nella scelta della formazione quando tornerà Romero.
C’è un però, siamo genovesi e quindi dobbiamo sempre trovare qualcosa su cui mugugnare: si è rotto Pandev, giocatore secondo me molto molto importante per la squadra, non solo per la tecnica, ma anche per l’esperienza che metteva in campo. Adesso ci tocca una sfida praticamente impossibile contro una Lazio incredibile.
La nostra vittoria sarebbe soltanto giocare una partita dignitosa senza farci prendere a pallonate e già questo sarebbe una vittoria. Però siamo il Genoa non ci tiriamo mai indietro e contro le grandi squadre troviamo sempre motivazioni forti, ancora di più ora che siamo obbligati a fare punti, incrociamo le dita! Forza Genoa sempre
Cinque come le dita della mano, come le linee del pentagramma, cinque come le mie amate Cinque Terre, come la V di Beethoven, le punte di una stella, i 5 sensi; battere un cinque, fa bene al cuore, eppure …
CINQUE come i gol subiti dalla Fiorentina domenica!! Santi numi, ma com’è successa sta cosa Alfredo?
E si che a voi il numero dispari ha portato bene, 3 sono stati i vostri gol (bravi!), ma a noi sto 5, ci brucerà per tanto, temo.
Una Sampdoria allo sbando, senza idee, come se fosse tornata indietro di colpo. Dopo 20 minuti, i viola erano già avanti.
Nessuna reazione, da parte degli scoppiati (amati) blucerchiati: Quagliarella, Gabbiadini & co, giocano la peggior partita della gestione Ranieri.
Squadre in 10, dopo l’espulsione di Murru e Badelj, una “gragnolata” di ammonizioni, insomma non ci siamo fatti mancare nulla!
Morale: Sampdoria, mon amour, “colpita e affondata”!!
Mister Iachini, viene salutato dal pubblico Sampdoriano che intonando “uno di noi Iachini uno di noi”, in memoria dei vecchi tempi: bei tempi quelli, altroche’!!
Pecca del giorno:
L’esultanza di Vlahovic, dopo il gol del 0-2, che festeggia sotto la gradinata della Samp mettendo le mani alle orecchie, diciamo che non è stata proprio bon-ton.
Ora ci tocca chiedere la grazia a San Gennaro, mi sa!
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