Italia-Olanda, le pagelle: Chiesa, che disastro! Barella top player
Cari lettori e lettrici del Blog,
la partita di ieri dell’Italia è apparsa come la salvezza dalla noia più totale di una serata trascorsa a casa sul divano. Corretto il pari finale, ma ancora una volta, come in Polonia, ci mangiamo le mani per due nitide occasioni divorate sotto porta.
Vi scrivo quelle che sono le mie impressioni dei 90 minuti bergamaschi della Nazionale, premettendo che le mie non saranno né pagelle schematiche, né tantomeno sentenze incontrovertibili, ma anzi – come è nello spirito del blog – mi farebbe piacere che anche i lettori che hanno visto la partita dicessero la loro.
Partiamo dalla difesa, che tranne 10 minuti di affanno nel primo tempo (culminati con il gol dell’Olanda) ha retto bene: Chiellini e Bonucci da sempre sono sinonimo di garanzia e si completano a vicenda. Doppio 6,5. Applausi – e 7 in pagella – per Donnarumma mai impegnato nel corso della partita ma capace di salvare il risultato con una parata monstre a un quarto d’ora dalla fine. Dopo le polemiche di due anni fa legate al rinnovo di contratto con il Milan e un brusco stop della sua crescita calcistica, Gigio è maturato e sta diventando sempre di più un portiere di livello mondiale. Rimandati Spinazzola e D’Ambrosio (6 stiracchiato): l’ingresso di Florenzi ha garantito all’Italia un cambio di passo. 6,5.
Il centrocampo. Mi ha fatto molto ridere accorgermi della presenza di Jorginho a secondo tempo inoltrato.
Battute a parte, ieri ha toccato molti meno palloni del solito ed è apparso poco brillante. Se per l’italo-brasiliano, a mio avviso, è sufficiente un 5,5, si guadagna la sufficienza Verratti, mentre a Barella va la palma di migliore in campo. Recupera decine di palloni e serve a Pellegrini l’assist (che assist!) dell’1-0. 7 in pagella, come lo stesso Pellegrini, che schierato da Mancini nei tre d’attacco ha ben figurato con gol e buoni spunti. Locatelli subentra e fa il suo, 6 pieno.
Non si può dire lo stesso di Chiesa: compassato, testardo e totalmente asettico. L’ennesima occasione buttata via da un giocatore con cui, a mio avviso, si sta avendo troppa pazienza. Voto 4. Gioca bene, invece, chi entra al suo posto: ormai Mancini vede Kean lì, nel ruolo di esterno, e l’ex Juve non ha sfigurato. Disastro Immobile sottoporta: incredibile come la sua freddezza glaciale mostrata con la maglia della Lazio svanisca ogni volta che indossa l’azzurro: un peccato, perché i due errori in area di rigore cancellano una buona prestazione. 5.
Siete d’accordo con i voti dati all’Italia? A chi avreste dato di più o di meno? Fateci sapere la vostra!
A cura di Tommy Imperato