Genoa e Samp si dividono la posta in palio
Come si dice? Un punto per uno non fa male a nessuno?
Il Derby della Lanterna numero 123 si è concluso in parità, con Genoa e Samp che si sono equamente divise la posta in palio.
Un pari che serve a poco, sia nell’ottica della supremazia cittadina (finì in parità anche all’andata), sia in chiave salvezza.
Sebbene la distanza dal terzultimo posto sia considerevole sia per il Genoa che per la Samp, il Cagliari e il Torino (Covid permettendo…) sembrano rinvigorite dall’arrivo dei nuovi tecnici Semplici e Nicola.
La partita si riassume in poche righe, con la Sampdoria che decide di adattare il proprio modulo ‘a specchio’ per contenere un Genoa in un buono stato di forma.
Nel secondo tempo arriva il lampo di Zappacosta per il Genoa (vantaggio meritato), ma la Sampdoria ritrova un po’ di solidità tornando al caro vecchio 4-4-2 e pareggia con Tonelli, in quella che forse è stato l’unico tiro in porta veramente insidioso dei blucerchiati.
1-1 il risultato finale, un pari che forse sta un po’ stretto al Genoa ma che tutto sommato è coerente con l’andamento della gara.
Il fatto da rimarcare, ancora una volta, è la totale assenza di pubblico. Questo Derby della Lanterna è stato il quarto consecutivo disputato a porte chiuse. Troppi, decisamente troppi per due tifoserie abituate a incendiare l’atmosfera in quei 180 minuti che a volte decidono la storia di un’intera stagione.
Lo hanno detto in coro anche i tecnici, Ranieri e Ballardini: il derby non è un vero derby senza il suo pubblico, le coreografie, i cori …
La speranza di tutti è che sia davvero l’ultimo giocato così, con le gradinate vuote.
E forse è proprio per questo che un derby terminato in pareggio rispecchia bene la situazione attuale, calcistica e non solo: né vincitori né vinti, e “emozioni da derby” rimandate alla prossima stagione.
A cura di Tommy Imperato