Genoa in Coda per la A. Samp, orgoglio e rabbia
Il Genoa in Coda per la A. È molto più di un gioco di parole. Lunedì i rossoblù di mister Gilardino hanno ottenuto tre punti pesanti al “Ferraris” contro il Venezia grazie alla rete del numero 9, subentrato dalla panchina.
Massimo Coda ha segnato un gol per nulla semplice, da vero centravanti. Un segnale davvero incoraggiante, viste le ultime prestazioni opache che avevano convinto l’allenatore a preferirgli Puscas (che ha ben figurato).
In questi giorni si è molto parlato di una possibile cessione di Coda: la società ha smentito, e in tutta onestà spero che il giocatore decida di terminare la stagione a Genova.
Il Genoa ha bisogno di lui per tornare in Serie A. I suoi gol e la sua esperienza saranno fondamentali per restare in cima alla classifica fino alla fine del campionato.
Serve il miglior Coda, quello visto con Venezia, Ternana e Spal. Non serve, invece, quell’attaccante confusionario che, soprattutto con Blessin, giocava lontanissimo dalla porta. Il gioco di Gilardino sembra aiutarlo: ora Coda è pronto a riprendersi la maglia da titolare e a caricarsi il Grifo sulle spalle.
Difficile, invece, trovare una chiave di lettura per la partita della Sampdoria.
La sconfitta di Empoli brucia tantissimo per come è maturata, con il gol annullato da Santoro e dal Var al 97’ minuto: una beffa atroce, che cancella una rete che avrebbe potuto dare un punto e tanta fiducia agli uomini di Stankovic.
Invece – oltre al danno la beffa – con questi tre punti anche l’Empoli si allontana dalla zona calda, e la Samp è sempre più distante dal quartultimo posto.
Eppure il 2023 era iniziato con un’importante vittoria a Sassuolo. Ora le tre sconfitte consecutive (compresa quella in Coppa Italia) rischiano di anestetizzare la reazione d’orgoglio avuta a Reggio Emilia.
Da un punto di vista del gioco, i blucerchiati non hanno brillato nell’ultima uscita, ma ci sono comunque dei passi in avanti rispetto alla Sampdoria di dicembre.
Probabilmente è ancora troppo poco per provare a salvarsi, visto il gap con le squadre che sono immediatamente fuori dalla zona retrocessione.
Il campionato è ancora lungo, ma le giornate scorrono veloci. Senza fare drammi, ma consapevoli dei rischi concreti che si corrono, Stankovic e i suoi devono recuperare già con l’Udinese i punti persi a Empoli e sperare nel passo falso delle dirette concorrenti.
A cura di Tommy Imperato