Il Genoa (finalmente) sa vincere. Samp, servono due miracoli

Il Genoa (finalmente) sa vincere. Samp, servono due miracoli

Il Genoa sa vincere.

Quattro parole per descrivere, nel modo più sintetico possibile, l’attuale stato di forma del Grifone, sempre più lanciato – gomito a gomito con la Reggina – all’inseguimento del Frosinone in cima alla classifica.

La vittoria di Benevento, seppur arrivata nel finale, non è casuale.

Così come non lo sono stati gli ultimi successi del Genoa targato Gilardino: vittorie sicuramente di misura e ottenute negli ultimi minuti, a certificare la difficoltà di questo campionato, ma tutte abbondantemente meritate.

Il Genoa ha cercato la vittoria con il Benevento per 94 minuti, agguantandola proprio alla fine: nessun caso né fortuna, si diceva, ma il giusto premio per una squadra che ha giocato per i tre punti fin dal primo passaggio su un campo difficilissimo.

La partita di sabato è l’ennesima conferma di come la squadra abbia riconosciuto in Alberto Gilardino la giusta figura per riportare il Genoa dove merita.

Ancora una volta, in una partita complicata, il mister ha azzeccato i cambi (in certi casi per nulla scontati) e ha mantenuto lucidità ed equilibrio. Due qualità che mancano a molti allenatori che hanno una panchina in Serie A.

C’è poco da scrivere, invece, sulla Sampdoria.

La sconfitta con l’Udinese è oggettivamente immeritata, così come quella patita con l’Empoli.

Al Ferraris i blucerchiati hanno avuto almeno due nitide occasioni per passare in vantaggio e non le hanno sfruttate: errori imperdonabili per una squadra che ha disperatamente bisogno di fare punti il prima possibile.

Il Verona e la Cremonese, nel frattempo, provano a rimettersi in carreggiata, complicando ulteriormente le cose. La rincorsa alla salvezza è sempre più lontana e le vicende societarie – sulle quali non mi soffermerò – non fanno che destabilizzare l’ambiente.