Il calciomercato invernale di Genoa e Samp
Il calciomercato invernale è terminato.
Le squadre di Serie A e Serie B hanno fatto il possibile per rinforzare le proprie rose in vista della seconda parte di campionato. Qualcuna ci è riuscita, altre meno.
Come si sono comportati Genoa e Samp? Vediamolo insieme.
Volendo dare un voto al mercato invernale del Genoa, sarei per un salomonico 6. Alcuni sostengono sia stato fatto troppo poco, altri esaltano alcune trattative andate a buon fine.
Personalmente, ritengo che il mercato del Grifone sia stato molto oculato.
Hanno lasciato giocatori fuori dal progetto, come il deludente Yeboah e Galdames, e sono arrivati un giocatore di esperienza (Criscito) e giovani di prospettiva (Matturro, Dragus, Salcedo e Haps).
La fascia sinistra, dove il Genoa era completamente scoperto, è stata messa a posto. Gli altri reparti non si sono probabilmente rinforzati, ma il punto è che non ce n’era bisogno.
La rosa del Genoa è già sufficientemente competitiva per provare a tornare in Serie A.
Impossibile, invece, dare un voto al mercato della Samp, troppo condizionato dall’attuale situazione societaria.
La dirigenza blucerchiata ha provato a ottenere il massimo risultato, incassando il più possibile e prendendo giocatori in prestito, che non restino quindi “sul groppone” della società.
Esempio lampante è la cessione di Sabiri alla Fiorentina: la Samp ha venduto il giocatore (incassando circa 2 milioni) ma è riuscita almeno a tenerlo a Genova, in prestito, fino a fine anno.
Il club è riuscito a liberarsi di ingaggi pesanti, come quelli di Bereszynski e Caputo, e sta cercando di piazzare in Turchia anche Colley.
In entrata sono arrivati buoni giocatori come Lammers, Nuytinck, Cuisance. Credo però che, per salvarsi, sarebbero servite operazioni ben più importanti. Che la Samp non può permettersi.
A cura di Tommy Imperato