Calcio, weekend nero per le genovesi
Peggio di così non poteva andare.
Peggio di così non poteva andare.Si chiude con il gol su rigore di Pessina, al 99’, il lunghissimo weekend delle squadre genovesi impegnate nei campionati di Serie A e Serie B.
Un punto (pressoché inutile) per la Sampdoria a Monza, zero punti (e zero tiri in porta) per il Genoa a Parma.
Un fine settimana davvero da dimenticare anche per gli allenatori.
Alberto Gilardino, dopo la debacle di Parma, ha ammesso le proprie responsabilità. “Non sono entrato nella testa dei giocatori” ha detto.
In effetti la squadra non ha risposto positivamente al cambio modulo imposto dal tecnico, un 3-5-2 che sembra forzato rispetto alle caratteristiche di una squadra disegnata per giocare a 4 in difesa.
L’ammissione di colpa è un segnale positivo, denota grande umiltà, ma la prestazione fornita a Parma dev’essere anche un campanello d’allarme. Finché Gilardino ha fatto le cose semplici, infatti, sono arrivati tanti punti e nessuna sconfitta.
L’improvviso cambio modulo, di punti, ne ha portati 1 su 6 disponibili. Niente invenzioni, Gila. O c’è il rischio del Blessin Bis.
Dejan Stankovic, dopo il pareggio su rigore di Pessina al 99’, è uscito dal campo in lacrime.
Pochi secondi prima dell’assegnazione del penalty stava dicendo ai giornalisti a bordocampo quanto fosse soddisfatto dei suoi ragazzi.
Poi la tragedia sportiva, un gol subito all’ultimo secondo che ha tolto due punti vitali alla Samp in chiave salvezza e che, forse, pesa psicologicamente ancora di più del gol regolare annullato a Empoli nelle battute finali.
Troppo anche per un condottiero come Stankovic, che di fronte agli scherzi del destino non è riuscito a non mostrare le sue umane fragilità.
Sarà dura, durissima portare a termine questa stagione nata male e proseguita peggio.
A cura di Tommy Imperato
