Samp finalmente “libera”, un pensiero a Sofia
Dopo una stagione da incubo la Samp può finalmente voltare pagina: l’intervento del duo Radrizzani-Manfredi scongiura il fallimento del club.
Un pensiero a Sofia, grande tifosa blucerchiata, che insieme a sua sorella Ilaria e papà Giuseppe hanno sempre sostenuto la loro squadra!
Proprio quando anche i tifosi più ottimisti iniziavano a perdere le speranze alla fine è successo il “miracolo” blucerchiato: l’ormai ex presidente Massimo Ferrero ha mollato l’osso e ha ceduto la società ad Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, chiudendo definitivamente uno dei capitoli più dolorosi della storia del club.
In casa Sampdoria, presto, si potrà finalmente tornare a parlare di calcio, non appena i nuovi patron avranno sistemato le spinose pendenze economiche lasciate dalla vecchia proprietà. Una vera e propria liberazione per i tifosi che potranno così lasciarsi alle spalle una stagione da incubo, terminata con la retrocessione in Serie B.
Presto, dicevamo, si potrà fare programmazione. Un vocabolo che era sconosciuto da tempo a Corte Lambruschini, e che adesso torna in auge tra l’entusiasmo e la curiosità dei tifosi.
Un pensiero, in questi giorni finalmente felici per il club, va a Sofia, grandissima tifosa della Samp che da lassù avrà accolto la notizia un sorriso raggiante e chissà, “per chi vuole crederlo“, abbia tifato per questa grande e preziosa soluzione!!!
Sebbene il calcio, all’interno della sua commovente storia di coraggio e di lotta contro la malattia, non fosse ovviamente una priorità, Sofia ha sempre manifestato orgogliosamente la sua fede blucerchiata. Sapere che la squadra per cui Sofia ha sempre tifato, d’ora in poi, navigherà in acque più tranquille, fa sicuramente piacere a chi avuto la fortuna di conoscerla e starle vicino nei momenti più belli e in quelli più difficili della sua vita.
Anche io, da genoano, al di là di ogni “menaggio” sono felice che la Sampdoria sia rimasta dov’è. Sono felice perché il fallimento di una società così importante avrebbe rappresentato un po’ una sconfitta per tutti (oltre alla perdita di non so quanti posti di lavoro).
E sono felice perché, seppur per pochissimo tempo e solo attraverso i social, anche io ho avuto modo di conoscere la “Sofia tifosa” a cui piaceva tanto andare al Ferraris a sostenere la la sua Samp.
A cura di: Tommy Imperato
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