Siamo ormai in piena estate, avete pensato ai solari?
Tutti sicuramente ci ricordiamo i classici consigli e “regole” di come esporci al sole, in molto pochi conoscono davvero gli effetti di una tintarella in modo più specifico. Inutile? Una conoscenza più approfondita degli effetti solari sulla nostra pelle e di come proteggerci al meglio ci può evitare problemi molto seri in futuro, e bastano soltanto dei minimi accorgimenti.
Ce ne parla Gloria Caldana responsabile marketing Italia della nota azienda di cosmetici italo-svizzera Arval, nella cornice del Circolo Unificato dell’Esercito di Via San Vincenzo a Genova, in un incontro nato tra la collaborazione dell’Associazioni Cinquanta&Più e Sbraccia Profumerie, sponsor della giornata, nella persona della Dottoressa Cristina Querci coordinatrice dell’evento.
L’azienda ARVAL, nata oltre 60 anni fa dalla passione del medico dermatologo Dott.Vitali, una passione che vive tutt’oggi non solamente nella sua famiglia che ne è al timone, ma anche all’interno di tutto il personale, cui unica missione è garantire l’eccellenza del prodotto che mettono in commercio.
Uno dei prodotti su cui Arval si concentra maggiormente è proprio il solare, di cui fanno parte ben quattro linee distinte, tutte caratterizzate dalla doppia azione di protezione da raggi UVA/UVB/IR e dalla funzione di anti-aging.
Ma veniamo al punto focale del discorso: cosa dovremmo sapere di più sul sole e su come proteggerci che già non sappiamo?
Ebbene, di seguito vi riporterò 10 punti sicuramente utili per l’estate:
- Il fattore di protezione solare (Sun Protection Factor, SPF), ovvero il numero che trovate riportato sul solare, non è universale, non ha lo stesso effetto su tutti e va considerato in base a una moltitudine di fattori: il tempo di esposizione, l’ora di esposizione, la latitudine a cui ci esponiamo e ultimo, ma non per importanza, il nostro fototipo (ovvero la nostra carnagione). Ognuno di noi, in base alla nostra pelle, ha un periodo di autoprotezione (il tempo lungo il quale la nostra pelle riesce a proteggersi da sola), e il SPF, moltiplicato per il nostro periodo di autoprotezione, ci indica semplicemente la durata della protezioni fornitaci dalla crema solare.
- Il doposole è fondamentale, e non soltanto per alleviare il rossore di un’esposizione troppo prolungata o sotto un sole troppo forte, ma anche e soprattutto per andare a combattere gli effetti di uno shock per la nostra pelle, che possono essere dovuti al caldo, all’ eccessiva sudorazione e quindi perdita di liquidi, a docce e sfregamenti, cloro, vento o salsedine. Il doposole andrebbe applicato regolarmente, per ricostituire il livello idrolipidico cutaneo.
- I solari venduti in farmacia e in profumeria sono esattamente i medesimi, in quando le regolamentazioni a cui sono sottoposti i cosmetici di questo tipo sono le stesse e fanno riferimento ad una sola legge a livello europeo, per altro molto rigida e dagli standard molto elevati. Quindi se trovate dei solari in offerta in profumeria, non spaventatevi e approfittatene!
- I solari non hanno una scadenza generalmente, in quanto fanno parte dei cosmetici con una durata superiore ai 30 mesi (per questo che non trovate nessuna scadenza sulla confezione). Nonostante ciò essi non sono eterni e sono forniti di un PAO (Period After Opening), ovvero quanto può durare il cosmetico dal momento della prima apertura. Esso è indicato sulla confezione e generalmente corrisponde a “12M“, ovvero 12 mesi. Ricordatevi quindi di controllare il PAO prima di usare una crema solare aperta l’estate scorsa, perché in quel caso non avrà nessun (o quasi) effetto!
- L’ombrellone, così come le nuvole, non ci proteggono, si limitano soltanto a ridurre la potenza dei raggi solari, che comunque ci possono danneggiare se non adeguatamente protetti.
- Anche le protezioni più alte fanno abbronzare, solamente con un tempo di esposizione più elevato e più corretto per la salute della nostra pelle.
- La differenza tra un prodotto waterproof e uno water-resistant è che il primo resiste all’acqua un modo più duraturo (per questo motivo molto spesso è una dicitura più appropriata ai prodotti di maquillage e non ai solari) mentre il secondo ha una resistenza più limitata e, se troppo prolungata, va riapplicato.
- Gli orari migliori per abbronzarsi vanno dalla mattina presto fino alle 11.30/12 e poi dalle 15.30 fino a sera; nelle ore centrali i raggi cadono in maniera più perpendicolare e la nostra pelle è più soggetta a rovinarsi.
- I bambini al di sotto dei 3 anni non hanno ancora completato lo sviluppo del loro sistema immunitario e per questo la loro esposizione al sole dovrebbe essere il più ridotta possibile, concentrata al mattino presto o nel tardo pomeriggio, prendendo comunque le adeguate precauzioni (occhiali, maglietta e cappellino, oltre ad una alta protezione).
- I solari scaduti (oltre il PAO) possono essere tranquillamente usati come creme idratanti per il corpo.
Potete trovare i solari Arval presso tutte le Profumerie Sbraccia.