Amiche e Amici del Blog! Questo articolo è per colpa della Giulietta che con maestria si è insinuata nella mia mente e mi ha obbligata ad ampliare i miei orizzonti! Che fatica che ti fanno fare le brave professioniste … quindi non mi resta che “l’amaro” compito di portare a termine questo articolo!
Parlo di ampliamento di orizzonti perché oggi non racconterò di vino, ma mi infilerò in un settore a me abbastanza oscuro quello degli amari! Personalmente penso di averli bevuti 5 volte in tutta la mia vita … Giulia ho scoperto andarne pazza ed esserne una consumatrice seriale dopo ogni pranzo impegnativo!
Erano le 11.30 ed eravamo di fronte a una bottiglia di amaro dal packaging bellissimo presso Enoteca la Formica! Da quel momento ho deciso di osare con gli Amari!
Partiamo dalla base e cioè che l’amaro è una bevanda alcolica, dal gusto pungente ottenuta grazie all’utilizzo di varie droghe vegetali e usata per le sue importanti proprietà digestive! Quindi ABBUFFATA DI PASQUA sappilo non ti temiamo più!
Da Enoteca la Formica potete trovare Toccasana un prodotto ricavato grazie all’infusione e alla collaborazione di ben 37 erbe, fiori, bacche e radici diverse provenienti dalla zona delle Langhe.
La ricetta è opera di Teodoro Negro.
Un figlio prodigio, amante e studioso delle erbe che cataloga minuziosamente ogni prodotto della terra sulla base delle proprietà curative. Il suo amore si trasformerà in lavoro con l’apertura di una erboristeria e la creazione, dopo molti anni di studi, di questo fantastico amaro!
Toccasana è un punto fermo della tradizione astigiana di cui con i suoi profumi racconta una storia e una cultura.
Melissa, Menta, Basilico, Anice e tante altre vengono raccolte durante la loro maturazione migliore tra le colline langarole e regalano un prodotto perfetto per i momenti conviviali. Toccasana può essere bevuto liscio o con una scorzetta di limone a fine pasto oppure come aperitivo allungato con altri liquori e servito a mo’ di cocktails!
Grazie Enoteca la Formica per scegliere sempre il meglio per noi!
A cura di: Letizia Miraudo
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