Carissimi Followers come forse alcuni di voi sanno, avvicinarmi al volontariato e a sostenerlo ho iniziato ben quarant’anni fa.
La perdita della Mamma a 14 anni e una situazione familiare difficile, hanno fatto crescere in me il desiderio di provare a star vicino a persone che affrontassero disagi … io allora, senza capire a fondo, avevo bisogno di aiuto.
Forse donando ad altri avevo trovato la strada come poter aiutare me stessa.
Da allora, da quando ho iniziato a supportare la prima associazione Più Donna, prevenzione al tumore al seno, c’è stato un susseguirsi di contatti e di storie che mi hanno coinvolto, se pur non appartenendomi in prima persona.
Donare del tempo o delle proprie risorse a chi fosse fragile o in difficoltà, ho sempre creduto potesse essere fondamentale anche per noi stessi, per farci stare bene.
Ed eccoci all’argomento di cui vi parlerò per tutta questa settimana sviluppandolo in 3 articoli: “l’autismo!”
Non è la prima volta che mi trovo ad avvicinarmi e ad affrontare l’argomento dell’Autismo.
L’Autismo mi ha sempre colpito avendolo vissuto, anche se marginalmente, vicino ad una persona, per me molto importante, Vale.
Ho visto crescere ed amplificarsi le difficoltà nel crescere il proprio figlio autistico.
Poco sono stata d’aiuto a Lei, per ragioni di vita, di distanza, ma sempre nel mio cuore alloggiava questa voglia di urlare al mondo intero quanto fosse difficile per un genitore di un bimbo/a autistico/a affrontare la quotidianità e poi la crescita.
Diversi anni fa, con le mie capacità organizzative, ho aiutato per due anni, nel 2018 e nel 2019, un amico Agostino Banchi, l’ideatore delle serate dedicate all’Autismo a bordo delle Grandi Navi veloci .
Quando la cara amica Gloria Carbone, era il periodo del Covid, mi ha raccontato di essersi avvicinata a questa disabilità e di volerla sostenere, le ho teso la mano.
Per occuparsi di volontariato ci vuole un grande cuore, proprio come quello di Gloria!
Gloria, per me una donna vera con grandi valori morali importanti, una dei sei bambini di quell’uomo che per me è stato il mio Padrino, il mio mentore, la persona che mi ha insegnato accogliendomi con grande amore: Gianni Carbone.
Per me alcuni dei suoi figli sono parte della mia vita, Cristina, Gloria e Cesare.
Ed ecco che le storie si intrecciano, con Gloria avevamo già affrontato questo argomento: un progetto di uno spettacolo ma a causa del Covid si è interrotto.
Lei e suo marito hanno continuato il loro percorso e nel prossimo articolo vi racconterò l’inizio della loro storia con l’Autismo.
Il potere del volontariato trasforma la vita di chi riceve aiuto, ma anche di chi si offre in prima persona!