Il Genoa vince a Monza grazie al gol del suo nuovo attaccante ed esulta davanti a un settore ospiti gremito.
La Sampdoria perde in casa contro la Reggiana e, a fine partita, riceve i fischi dei quasi 25mila spettatori presenti al Ferraris.
Sono due scenari completamente opposti quelli delle due compagini genovesi impegnate nella seconda giornata di Serie A e Serie B. Analizziamoli insieme.
In casa rossoblù l’entusiasmo è alle stelle: contro il Monza è arrivata la prima vittoria in campionato, dopo il pari con l’Inter.
La squadra ha saputo portare a casa tre punti con attenzione, cinismo e carattere, unito a un pizzico di fortuna. Determinante il contributo dei nuovi arrivati, su tutti l’autore del gol Pinamonti.
Ma anche Gollini e il subentrato Zanoli hanno dato indicazioni positive.
Mister Gilardino sembra essere già riuscito ad assemblare, in così poco tempo, una squadra competitiva. E se pensiamo che poco prima della partita con l’Inter, nel giro di tre giorni, il Genoa aveva perso i due attaccanti titolari …
Ora il Genoa naviga a 4 punti in classifica ed è in piena fiducia: sarà importante fare una buona prestazione contro il Verona al Ferraris per poter lavorare durante la pausa nazionali con la giusta serenità e consapevolezza.
Le premesse fanno pensare a una buona stagione, nonostante le sanguinose cessioni di Martinez, Retegui e Gudmundsson.
A proposito di premesse, chi non se la passa benissimo è la Sampdoria: sconfitti in casa 1-0 dalla Reggiana, i giocatori blucerchiati sono stati fischiati dai tifosi a Marassi. Dopo due giornate la squadra ha un punto in classifica, frutto del pari esterno contro il Frosinone che aveva lasciato buone sensazioni.
Non si può dire lo stesso della partita di sabato, quando la Samp è crollata a cinque minuti dalla fine per il gol di Vergara. Tra errori individuali (la palla di Ronaldo Viera è da ergastolo) e un’identità ancora tutta da costruire, la Sampdoria vista al Ferraris raccoglie voti gravemente insufficienti.
Una riflessione, necessaria, sul tecnico Pirlo: la squadra della passata stagione era un cantiere in costruzione e al mister blucerchiato è stato permesso di provare e sbagliare.
Quest’anno, con la squadra allestita dal ds Accardi (sulla carta la migliore del campionato) l’errore non è più consentito.
Urge far integrare subito i nuovi arrivati e fare risultato, non importa se attraverso il gioco o le individualità. Se la squadra non inizierà a fare punti presto, credo che la società valuterà seriamente un cambio in panchina.
A cura di: Tommaso Imperato